Legge stabilita’: Cgia, Tasi piu’ pesante dell’Imu su abitazioni modeste

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(askanews) – Roma, 18 ott – ”Se le indiscrezioni apparse inquesti giorni troveranno conferma nel testo ufficiale dellaLegge di Stabilita”’ la Tasi sulle abitazioni popolari”sara’ piu’ cara rispetto all’Imu sulla prima casa pagatanel 2012; piu’ in generale, la nuova tassa rischia dipenalizzare i proprietari che maggiormente beneficiavanodell’abbattimento dell’IMU grazie alla detrazione base (200euro) e quella ulteriore di 50 euro per ogni figlioresidente”. Lo sostiene l’Ufficio studi della CGIA.

”In attesa di poter consultare il testo ufficiale dellalegge di Stabilita’ – dichiara il segretario GiuseppeBortolussi – dall’analisi delle bozze pare di capire che laTasi gravante sulle abitazioni piu’ modeste potrebbe esserepiu’ onerosa dell’Imu. Se questa situazione dovesse trovareconferma dalla versione ufficiale del provvedimento,chiediamo alla politica di intervenire per correggere iltiro. Sarebbe una vera e propria beffa se fossimo costretti arimpiangere l’Imu ”.

Secondo la Cgia per una abitazione di tipo popolare, ”laTasi dovrebbe essere in ogni caso piu’ onerosa della vecchiaImu. Come mai? Per il semplice motivo che la detrazione basedi 200 euro era sempre superiore all’importo dell’Imupotenzialmente dovuta. Secondo un stima della CGIA leabitazioni A4 sono circa il 17% del totale”.

Anche per le prime case di tipo economico (A3), la Tasi”dovrebbe avere un impatto economico quasi sempre superiorerispetto all’Imu 2012. Solo nei casi in cui il Comuneapplicasse un’aliquota Tasi inferiore all’1,5 per mille e iproprietari non abbiano dei figli, la nuova imposta sarebbevantaggiosa: diversamente, in tutti le altre situazioni, lanuova Tasi sara’ piu’ cara dell’IMU 2012”. La CGIA ricordache questa categoria catastale annovera oltre il 36% delleunita’ abitative totali.

Infine, per le abitazioni di tipo civile A2, di maggiorpregio rispetto alle due tipologie precedentementeconsiderate, la Tasi ”dovrebbe essere piu’ convenientedell’Imu nei casi in cui non vi siano figli. Diversamente, ilvantaggio rispetto alla vecchia imposta municipale si riduceprogressivamente all’aumentare delle aliquote Tasi e alcrescere del numero di figli. Sul totale delle abitazioniquesta categoria incide per il 35% circa”.

fgl/