Usa: AgustaWestland conferma rinuncia a gara per Marine One

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(askanews) – Roma, 30 lug – Nel corso di una ampia intervistache sara’ pubblicata sul prossimo numero del settimanaleAirpress, l’amministratore delegato di AgustaWestland,Daniele Romiti, ha confermato oggi la rinuncia dell’aziendaelicotteristica di Finmeccanica alla gara per l’elicotteropresidenziale statunitense, il ”Marine One”. Alla base della scelta i requisiti finali indicatidall’amministrazione Obama ed i criteri di valutazione,ritenuti da AgustaWestland tali da impedire di competere ”inmodo efficace” e la metodologia di valutazione stabilitanella ”request for proposal”. ”Ci sono aspettifondamentali della valutazione delle proposte – evidenziaAgustaWestland – che inibiscono la nostra capacita’ dipresentare una offerta competitiva, e che offrono unvantaggio significativo per il nostro probabileconcorrente”. L’accusa non velata e’ in sintesi quella di condizioniscritte non in una logica di vera gara pubblica, voltasoprattutto a far emergere il miglior prodotto al prezzo piu’conveniente, ma per spianare la strada unicamente ad uno deipartecipanti, Sikorsky. Ed infatti, con la rinuncia diAgustaWestland potrebbe essere rimasta in gara proprio soloSikorsky, con analogo ritiro da parte di Bell e Boeing. Unasituazione molto simile peraltro a quanto registrato solo unanno fa in occasione della gara per l’elicottero ”combatsar” dell’Usaf.

”E’ stata una scelta difficile e coraggiosa – ha dettoRomiti ad Airpress – perche’ a volte e’ piu’ facile aderirecomunque ad una richiesta che dichiarare pubblicamente di nonpoterla esaudire. Siamo pero’ confidenti che questo fara’riflettere, dobbiamo forse lavorare di piu’ sulla nostracomunicazione negli ambienti di Washington ma loro devonorendersi conto che se vogliono una competizione vera cidevono essere requisiti indipendenti e non gia’ confezionantiuna soluzione”. Romiti ha precisato come la scelta di non andare avantinella gara sia legata anche a quanto successo nellaprecedente richiesta Usa per il Marine One, che vide nel 2005l’affermazione del 101 di AgustaWestland, con partnerLockheed Martin (17 elicotteri in sostituzione della flottaSikorsky della Marina dedicati al presidente), vanificatapero’ poi dallo stop al programma da partedell’amministrazione Obama nel 2009 ufficialmente per lacrescita dei costi e la politica di tagli alle spese dellaCasa Bianca ma avvenuta in un contesto di forte pressione daparte della lobby Usa del cosiddetto ”buy american”. Cambiodi partner poi per AgustaWestland, che si e’ riproposta primacon Boeing nel 2010 e poi nel 2012 con Northop Grumman, finoalla rinuncia definitiva alla partecipazione dopo lariapertura della gara l’anno scorso. ”Non era accettabile -ha concluso – una seconda sconfitta su questo programma,quando in realta’ la nostra era stata inizialmente unavittoria”. ap/sat