Fed pronta ad accelerare la stretta: a maggio +0,50 punti su tassi

E avvierà subito la manovra di riduzione del bilancio

APR 6, 2022 -

Usa Roma, 6 apr. (askanews) – La Federal Reserve si è mossa in maniera “morbida” a metà marzo, nell’avviare la sua manovra di inasprimento monetario con un primo rialzo dei tassi sui fed funds da 25 punti base. Ma con ogni probabilità già a maggio impartirà una netta accelerazione alla stretta anti inflazionistica, con un rialzo stavolta da 50 punti base e, probabilmente, anche iniziando subito la progressiva riduzione della mole del suo bilancio. E’ quanto è emerso dai verbali del Fomc del 15 e 16 marzo, pubblicati oggi dall’istituzione monetaria. “Molti partecipanti hanno rilevato che avrebbero preferito un aumento dei tassi sui Fed funds di 50 punti base a questo meeting – si legge – con l’inflazione ben sopra gli obiettivi, i rischi inflazionistici al rialzo e i tassi sui fed funds ben sotto le stime di lungo termine. Diversi di questi partecipanti, tuttavia, hanno indicato che alla luce della grande incertezza di breve termine associata con l’invasione russa dell’Ucraina , ritenevano appropriato in questa occasione un rialzo dei tassi da 25 punti base”. Ma poi, per le prossime riunioni “molti partecipanti hanno rilevato che uno o più aumenti da 50 punti base potrebbero essere appropriati”, aggiungono i verbali. I banchieri centrali Usa, poi, hanno concordato di aver compiuto progressi consistenti sui piani di riduzione del bilancio e che questa manovra potrebbe iniziare già a maggio. Si conta di procedere limitando il rinnovo mensile degli stock di titoli già detenuti ed è stata discussa l’ipotesi di stabilire tetti agli acquisti. La Fed vuole effettuare questa riduzione in maniera “prevedibile” e “generalmente – riportano le ‘minute’ – i partecipanti hanno concordato che sarebbero appropriati tetti da 60 miliardi sui treasuries e da circa 35 miliardi sulle obbligazioni garantite da mutui”. Peraltro questi limiti potrebbero essere raggiunti nel corso di una fase di “tre mesi o leggermente più lunga, in base alle condizioni dei mercati”. Il dollaro ha reagito con una spiccata volatilità, un balzo iniziale che ha visto l’euro cadere fino a 1,0874 sul biglietto verde, sui minimi da quasi un mese, ma poi risalire altrettanto repentinamene a 1,0902 in serata. Anche Wall Street si è mostrata volatile, con il passare dei minuti ha in parte ridotto le perdite: a circa un’ora da fine scambi meno 0,12% sul Do Jones e meno 1,35% sul Nasdaq. Voz