Roma, 18 dic. (askanews) – E’ andato in ristampa il libro del giornalista Antonio Pascotto “Il Mondo Senza Internet. Connessioni e ossessioni. Dallo scandalo Facebook alla quiete digitale”. Pascotto parte da uno spunto romanzato, ma molto efficace, di come sarebbe il mondo senza Internet. Uno spunto che fa apparire ancora meglio tutte le implicazioni nella vita sociale, pubblica e privata dell’uso della rete. Il libro ha il pregio di trattare queste problematiche in maniera puntuale, tracciando un percorso che permette di comprendere quali sono i vantaggi e i rischi dell’uso del web. I
l testo approfondisce le tematiche connesse con l’uso di Internet, relativamente alla gestione del tempo e alla incapacità di approfondimento dovuta alla velocità e alla mole di informazioni trattata dal web. L’incidente scatenante è suggestivo. Il mondo senza internet di Antonio Pascotto ( Male edizioni, pagg. 225, 15 euro) prende le mosse da un cortocircuito globale. Un bel giorno, per motivi di sicurezza internazionale, Internet diventa inaccessibile a ogni latitudine del globo. Il Pianeta torna essere quello che è, e non più quello che sembra dal display di uno smartphone. Azzerate le connessioni sparisce tutto il ventunesimo secolo in un batter d’occhio: applicazioni, domotica, automazione e robotizzazione, streaming, YouTube, WhatsApp, Facebook, Twitter. Niente più foto su Instagram, niente Cloud, niente e- mail.
Un po’ romanzo e un po’ saggio, il libro di Antonio Pascotto si sofferma su un mondo, quello di Internet, messo in discussione per il pericolo di una eccessiva intossicazione da bit: troppi sms, troppi social, miliardi di dati nelle mani delle big tech. Dallo scandalo Facebook, con la violazione di milioni di profili da parte della società britannica Cambridge Analytica, alla quiete digitale, l’autore si pone una serie di interrogativi sugli effetti della tecnologia e sull’utilizzo di smartphone e social network. Lo fa con uno sguardo rivolto ai più giovani che si erano illusi di vivere nel migliore dei mondi possibili, mettendoli in guardia dai pericoli della rete.
Guardiamo continuamente il telefono in cerca di risposte, ma gli concediamo una percentuale troppo alta del nostro tempo, consumando un fiume di informazioni limitandoci a leggere solo titoli, sms, commenti veloci. Decodifichiamo le parole senza concentrarci sul loro stesso significato. Ci siamo disabituati alla lettura. Il consiglio di Antonio Pascotto è quello di tornare a leggere sulla carta. Solo attraverso la lettura profonda si può costruire il proprio magazzino di conoscenze utile alla formazione del pensiero critico, alla riflessione personale e all’immaginazione. Occorre creare le condizioni per una nuova mente.
Con “Il Mondo Senza Internet” Antonio Pascotto è stato il vincitore assoluto di ilCartoceto Cinema&Libri, seconda edizione del Festival delle Arti di Cartoceto (Pesaro) dedicato alla lettura, al cinema e alla cultura. Nel 2018 era stato assegnato a Paolo di Giannantonio.