Sisma Marche, Acquaroli: non sono stati segnalati casi critici

Presidente Regione: nel pomeriggio quadro più preciso

NOV 9, 2022 -

Roma, 9 nov. (askanews) – “Al momento non vengono segnalati casi critici di particolare rilevanza, ma nel pomeriggio potremo avere un quadro più preciso della situazione sul territorio e della sua evoluzione. Parteciperò da remoto (a Roma è presente il capo di gabinetto regionale) perché è opportuno che segua di persona, dalla sede della protezione civile, l’evolversi della situazione determinata dal sisma”. Lo ha detto il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, nel corso di un punto stampa. L’assessore alla Protezione civile, Stefano Aguzzi ha riferito che “dalle prime ipotesi sembrava che l’epicentro fosse di fronte a Falconara Marittima, poi si è riorientata la rilevazione verso Senigallia e infine Fano. Mentre raggiungevo la Sala operativa ad Ancona, ho sentito il prefetto di Pesaro, i sindaci di Fano e Pesaro. Ho chiesto subito alla Protezione civile regionale di invitare i sindaci della provincia di Ancona e di Pesaro e Urbino di evitare l’apertura delle scuole. Ho sentito anche i presidenti di provincia del sud delle Marche (più lentane dall’epicentro) invitandoli ad assecondare eventuali remore dei sindaci nell’aprire le scuole”. Il terremoto è stato di meccanismo compressivo, cioè legato alle strutture di compressione off shore. Evento simile a un altro terremoto avvenuto nel 1930 a Senigallia, seppure l’epicentro di quello odierno sia localizzato più lontano rispetto alla costa. Dal raffronto delle testimonianze non sono emersi danni a persone, nonostante le numerose chiamate (oltre mille) al 112, arrivate soprattutto dalla provincia di Ancona e Pesaro e Urbino. La linea ferroviaria, nel tratto da Rimini fino a Varano (Ancona), è stata dapprima interrotta, nell’attesa delle necessarie verifiche tecniche e successivamente riaperta. Nessun danno alle reti stradali e autostradali. Segnalazioni di danni lievi ad edifici. Sono in corso tutte le verifiche tecniche da parte dei Vigili del fuoco. Verifiche anche sulle strutture sanitarie, senza finora segnalazioni di danni, e presso le scuole. Il presidente Acquaroli ha raccomandato tuttavia la chiusura degli istituti scolastici specie nelle due province maggiormente coinvolte: Pesaro e Urbino e Ancona. Chiuse anche le Università in via precauzionale.