Esce “Il Bicchiere d’Argento” manuale sul vino italiano di Luca Gardini

Affianca 11esima edizione del ricettario "Il Cucchiaio d'Argento"

OTT 28, 2022 -

Milano, 28 ott. (askanews) – Esce oggi nelle librerie “Il Bicchiere d’Argento”, un volume di 360 pagine interamente dedicato ai vini italiani che affianca l’undicesima edizione del celebre e autorevole ricettario “Il Cucchiaio d’Argento”. “Con questo volume ci affacciamo per la prima volta nel mondo del vino, con lo stesso approccio che contraddistingue il nostro ricettario: la completezza, il rigore e l’autorevolezza ma anche l’accessibilità dei contenuti: un linguaggio abbastanza semplice, non troppo tecnico che parla ad un pubblico molto ampio” ha spiegato ad askanews Tatjana Pauli, direttrice editoriale del Cucchiaio d’Argento Libri, sottolineando che con questo volume “chi conosce poco il vino apprenderà tutto ciò che deve sapere e chi invece è un appassionato o un intenditore, troverà delle chicche”. Il volume, pubblicato da Editoriale Domus e presentato il 27 novembre alla libreria Hoepli di Milano, è curato dal wine critic Luca Gardini, uno dei nomi più noti del vino italiano. Romagnolo di Cervia, classe 1981, eletto, tra l’altro, negli anni Miglior sommelier d’Italia, poi d’Europa e infine del mondo, e l’anno scorso Miglior critico al mondo di vini italiani, primo italiano dopo anni di dominio angloamericano. “Il titolo è un giorno, c’è gente che l’ha ottenuto prima di me e altri che lo prenderanno dopo” afferma Gardini ad askanews, evidenziando che “quello che fa la differenza è la costanza” e affermando con la sua solita ironia che “per tutti gli ettolitri che ho bevuto ero già il primo da anni”. “Fare libro questo libro è stato un lavoro bellissimo, dentro c’è tutta la mia esperienza maturata in più di 25 anni e oltre alla parte tecnica, ci sono gli incontri, le bevute, le condivisioni e i viaggi che ho fatto in tutta Italia e in tutto il mondo” spiega Gardini, aggiungendo che “è un manuale del vino italiano di grande qualità ma molto scorrevole, una novità che penso il wine-lover italiano cercasse perché in queste pagine, il mondo del vino viene sviscerato in lungo e in largo, da Nord a Sud, con una chiave semplice, immediata, sintetica”. “Parliamo di terreni, di vitigni, di zone vinicole, di vinificazione, e poi c’è la parte su abbinamento cibo-vino (“quello perfetto non esiste, sono sciocchezze, esiste quello ideale per ognuno di noi”) e la degustazione” continua, spiegando che “quest’ultima parte rappresenta una novità assoluta, ho realizzato un’evoluzione del ‘Codice Gardini’ che avevo fatto tanti anni fa, dove ho snellito ulteriormente la parte tecnica”. “Tutti hanno un palato: se uno in un vino sente la banana e uno la pesca, chi ha ragione? Ogni palato va rispettato e valorizzato educando la sensibilità, il cuore e l’anima che ognuno ci mette” prosegue Gardini con il suo taglio anticonvenzionale e antidogmatico sottolineando che “per arrivare alla gente non serve un linguaggio tecnico ma condividere e dare conoscenza senza mettersi in cattedra: serve lasciare qualcosa, mentre oggi fanno tutti i professori e non lasciano mai la voglia di avvicinarsi al vino”. In questa dettagliata e dinamica panoramica, non mancano i consigli sulla conservazione e sulle tecniche di servizio: dalle temperature al decanter passando per i bicchieri (per le bolle Gardini consiglia la coppa e non il flute). Infine le 500 etichette da assaggiare almeno una volta nella vita. “Vini – dice sempre il celebre wine critic – che si caratterizzano per la loro identità e riconoscibilità con un forte richiamo al vitigno e al territorio, qualità e costanza nel tempo: ci sono i grandi nomi ma anche piccole realtà, con molte bottiglie a prezzi accessibili e sopratutto facilmente reperibili, perché spesso nelle guide sono indicati vini di fatto introvabili”. In questo manuale trovano inoltre spazio non solo le produzioni da vigne biologiche e biodinamiche, ma anche i vini naturali, macerati e “orange”. “Anche nella selezione delle bottiglie gli abbiamo dedicato una bella parte – precisa Gardini – abbiamo specificato bene che cosa è il vino naturale che non è vero che è ‘estremo’: è una fascia di vini con un suo mercato, anche se piccolo, realizzata con vinificazioni, metodi o filosofie qualificate e certificate. Basta poco per conoscerli e poi per capirli bisogna metterci il palato”. “Questo libro segna per noi l’inizio di un percorso nel mondo del beverage – chiosa la direttrice editoriale del Cucchiaio d’Argento Libri – e ci auguriamo possa avere una lunga storia e attestarsi nel mondo del vino”.