Vittime incidenti stradali gravi domani davanti a Ivass

Raffaele Gerbi: storie che meritano rispetto

GIU 13, 2022 -

Sicurezza stradale Roma, 13 giu. (askanews) – “Far ascoltare la nostra voce e quella dei nostri familiari è il motivo per il quale abbiamo deciso di richiedere l’attenzione dei dirigenti dell’ Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni”. Così le vittime e i familiari di chi ha subito un incidente stradale riportando gravissime invalidità permanenti saranno domani mattina davanti al palazzo dell’Ivass, in via del Quirinale, a Roma. Ciò che accomuna la storia di queste persone è quella di essere vittima di un incidente invalidante o familiare di una persona che ha subito un grave incidente stradale che ne ha provocato menomazioni invalidanti che compromettono gravemente la loro esistenza. Michael, giovane ragazzo romano, che sarà presente davanti la sede dell’IVASS, è solo una delle tante vittime di incidente stradale grave che chiede di essere ascoltato. La sua vita e quella della sua famiglia è cambiata il 19 maggio del 2020, a soli 33 anni, quando un auto lo travolge mentre è a bordo del suo scooter. Michael ha riportato una invalidità permanente al 90 per cento. “La storia di Michael è solo una delle tante storie che mi vengono raccontate da chi mi chiede di intervenire in suo aiuto – spiega Raffaele Gerbi, fondatore della società specializzata in risarcimento dei danni da infortuni ed incidenti stradali – Si tratta di storie che meritano rispetto e chiedono risposte chiare e in tempi brevi da parte del mondo assicurativo. Questo, purtroppo, non capita sempre. Anzi. Nonostante i successi ottenuti dal nostro studio con la collaborazione di primarie, illuminate ed attente compagnie assicurative, che negli anni è riuscito a far ottenere ai propri assistiti risarcimenti equi da parte delle Compagnie assicurative, nel nostro lavoro – prosegue Gerbi – subiamo spesso atteggiamenti dilatori e decisioni superficiali e sbagliate da parte di alcune assicurazioni, preoccupate più dei loro bilanci che dei sacrosanti diritti dei danneggiati”. Gerbi fa poi riferimento ad una nota compagnia assicurativa nazionale “che troppo spesso non è disposta a riconoscere la complessità dei danni che trattiamo e non vuol prendere in considerazione la necessità di assistere per tutta la vita i nostri macrolesi. E’ un tema etico ed è in gioco la dignità di esistenze già severamente compromesse, che non meritano di essere ulteriormente offese”.