Finanziamenti PMI, il punto con l’esperto su brevetti e marchi

L'avvocato Coviello: prima di depositare marchio, tassativo condurre ricerche

MAG 16, 2022 -

Imprese Roma, 16 mag. (askanews) – Nel suo ultimo rilascio, in linea con le attese delle aziende interessate, il Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) ha stanziato fino a 40 milioni di euro di contributi per piccole e medie imprese che hanno fatto domanda per marchi, disegni e brevetti. Ad oggi si registrano In totale approvate e finanziate circa duemila richieste per i seguenti bandi: – 274 domande per Brevetti; – 389 domande per Disegni; – 28 domande per Marchi collettivi e di certificazione; – 1.277 domande per Marchi e valutazione delle richieste di agevolazione. Il Ministro Giancarlo Giorgetti, a capo della procedura del Piano strategico sulla proprietà industriale, nota che questo grande interesse nutrito dalle aziende nei confronti dei bandi evidenzia l’importanza di questa riforma. Come si è visto, il numero di richieste lavorate è considerevole, il che ha assicurato “un vantaggio competitivo al made in Italy sui mercati”, dichiara il ministro. A fronte di questa notizia, si segnala l’importanza del corretto deposito e della registrazione del marchio di un’azienda, ponendo l’accento sugli errori da non commettere e sui vantaggi di un’appropriata tutela, grazie al supporto di un esperto della registrazione di marchi, design e brevetti, l’avvocato Carmine Coviello. Quali sono gli errori più comuni che un’azienda commette prima di registrare un marchio? “Prima di depositare un marchio, è tassativo condurre delle ricerche, e per farlo è necessario affidarsi a uno studio esperto e professionale in grado di indagare adeguatamente. A questo proposito, il primo rischio che si corre è proprio di depositare un marchio non originale, perdendo immediatamente il fattore novità. Supponiamo che il suddetto marchio sia simile a quello di un competitor che lo ha già registrato. In questo caso, è altamente probabile che l’azienda in questione attui delle procedure legali per contrastare la registrazione. In altre parole, se l’azienda ha già avviato la produzione ma non ha ottenuto la registrazione del marchio, semplicemente sarà costretta a ritirarlo. Il secondo rischio è legato a una scelta errata delle classi merceologiche di deposito. È importante tenere a mente che sono tante le classi in cui è possibile depositare un marchio. Non scegliere quella giusta significa non tutelare il prodotto per l’attività di riferimento. Infine, il rischio che si corre se non si registra un marchio a dovere è la possibilità che questo venga usato impropriamente da terzi. Per questo motivo, è fondamentale attivare la sorveglianza e il monitoraggio cosicché, se qualcuno dovesse utilizzarlo senza consenso, il titolare ne sarebbe immediatamente al corrente. Per farla semplice, attivare la sorveglianza di un marchio significa salvaguardare l’incolumità del brand sul mercato”. Invece, quali sono i vantaggi della corretta tutela di un marchio? “La prima cosa importante da tenere a mente è che registrare un marchio significa salvaguardarlo per dieci anni, con la possibilità di rinnovare questa protezione successivamente. Ma andiamo al sodo: i vantaggi di una corretta tutela di un marchio sono essenzialmente tre. Il primo riguarda la possibilità di concedere il marchio in licenza, e quindi di percepire dei guadagni sotto forma di royalty sottoscrivendo un contratto di licensing. In secondo luogo, registrare correttamente un marchio significa godere di benefici fiscali, come ad esempio quelli legati alla deducibilità dei costi pubblicitari legati al marchio stesso. Infine, il terzo vantaggio è dato dalla possibilità di aderire a bandi internazionali per il rimborso dei costi sostenuti. Di norma, questi bandi vengono pubblicati ogni anno, e rappresentano un’ottima occasione per internazionalizzare l’azienda”.