Regeni, Pm ricorrono in Cassazione contro sospensione processo

Per cercare di superare blocco dovuto a mancate notifiche

MAG 2, 2022 -

Regeni Roma, 2 mag. (askanews) – Andare avanti con il processo agli assassini di Giulio Regeni e superare il muro della mancata notifica degli atti in Egitto. I magistrati della Procura di Roma hanno fatto ricorso in Cassazione per la decisione dell’11 aprile scorso con la quale il gup ha sospeso il processo a carico di quattro 007 egiziani accusati di avere sequestrato, torturato ed ucciso il giovane ricercatore universitario friulano. In particolare i pubblici ministeri sollecitano la Suprema corte di annullare il provvedimento del giudice che, rifacendosi a quanto stabilito dalla corte d’assise il 14 ottobre scorso, il processo non poteva andare avanti perché non si aveva certezza che gli imputati fossero stati informati delle accuse a loro carico. Secondo gli inquirenti della Procura capitolina “vi è la ragionevole certezza che i quattro imputati egiziani hanno conoscenza dell’esistenza di un procedimento penale a loro carico avente ad oggetto gravi reati commessi in danno di Giulio Regeni”. A parere dei pm la decisione presa dal gup sarebbe in contrasto con quanto affermato dalle sezioni unite della Cassazione, secondo cui è possibile procedere, anche se la parte ignori la data dell’udienza e il capo di imputazione, quando si è in presenza di ‘finti´ inconsapevoli.