Trieste, 13 mag. (askanews) â âTotale disponibilitĂ ad individuare assieme alle parti sindacali alcuni obiettivi del sistema sanitario su cui intervenire entro la fine della legislatura, primo fra tutti quello che riguarda il modello dâemergenza che vogliamo definireâ. Lo ha indicato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia, con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, durante la III commissione consiliare in cui è stato trattato il tema dellâemergenza da Covid-19 e la ripartenza post pandemia, con le audizioni delle organizzazioni sindacali della dirigenza dellâArea sanitĂ (Anaao-Assomed, Anpo-Ascoti-Fials medici, Fp Cgil, UIL FPL Medici, Cimo-Cida e Fesmed). Fra i temi sollevati quello della programmazione sanitaria su cui Riccardi ha specificato lâimportanza dei ruoli: âcorretto portare allâattenzione della Commissione le linee programmatorie ma con la consapevolezza â ha rimarcato â che esse sono il frutto del lavoro di buon parte delle Aziende e del loro rapporto con lâAzienda regionale di coordinamento della salute (Arcs) e la Direzione centrale della salute ma le parti decisionali restano di competenza della Giunta regionaleâ. Su Arcs, uno dei temi sollevati in Commissione e sul quale i sindacati hanno chiesto una migliore definizione dei compiti, Riccardi ne ha riaffermato la validitĂ . âEâ uno strumento importante che non definisce la linea della programmazione sanitaria, consente la razionalizzazione dei processi allâinterno delle Aziende sanitarie ed è uno mezzo operativo della Direzione centrale che assume provvedimenti da sottoporre alla Giunta e al Consiglio regionaleâ e proprio ad Arcs, secondo Riccardi, potrebbe spettare la responsabilitĂ del sistema informativo che le parti sindacali hanno definito âdeficitarioâ. Per Riccardi, infatti, âesso deve esser un compito governato da un processo unitario che resta in capo alle responsabilitĂ di Arcsâ. Il vicegovernatore ha definito lâincontro âutile con contributi interessanti in un clima costruttivoâ assicurando la continuitĂ dei confronti come avvenuto fino ad ora con le parti sindacali ma ha anche voluto precisare che âbuona parte dei temi che ho ascoltato oggi, non possono essere risolti in sede regionale a partire dai contratti di lavoro. Lâautonomia di questa Regione, infatti, â ha ricordato â rispetto alle competenze sulla salute riguarda il rapporto di compartecipazione e copertura della spesa, non abbiamo competenze speciali ma solo quella concorrente. In questi tre anni abbiamo comunque recuperato un terreno abbandonato da tempo, quello relativo alla partecipazione ed è in quel contesto, nel tavolo della conferenza Stato-Regioni, che possiamo rivendicare alcune posizioni quali ad esempio quelle relative alle risorse del Recoveryâ. Il vicegovernatore si è detto poi dâaccordo sulla necessitĂ âdi accrescere lâattrazione, la casistica perchĂŠ questo determina attrattivitĂ di professionisti e pazienti, di separare le attivitĂ di elezione e programmazione ma sono tutti elementi che si scontrano con qualche emendamento che vedo in Aula e con il ripristino dei Pronto soccorso, delle due tesi o lâuna o lâaltraâ. Riccardi ha auspicato di chiudere il protocollo Regione-UniversitĂ e la conseguente definizione degli atti aziendali per mettere fine al problema dei facente funzioni âuna sconfitta da superare per garantire al sistema maggiore efficienzaâ. Quanto alla ripresa di normalitĂ nel contesto sanitario il vicegovernatore ha evidenziato la necessitĂ di intervenire sulle liste dâattesa e sulle fughe: âuna questione â ha detto â che necessitĂ di un importante intervento complessivo nellâinteresse della sanitĂ pubblica con le Aziende e le proprie organizzazioni oltre al privato convenzionato per trovare le soluzioni adeguateâ. âNon è piĂš pensabile che un intervento di cataratta â ha concluso â sia effettuato fuori dai confini regionali in un privato accreditato che presenta poi il conto a questa regioneâ.