Cinghiali uccisi a Roma, Lav: azione legale aperta a cittadini

L'episodio il 16 ottobre in un parco giochi per bambini

OTT 28, 2020 -

Roma, 28 ott. (askanews) – Era la sera del 16 ottobre quando, in un parco giochi per bambini a Roma, sono stati uccisi una femmina di cinghiale con i suoi sei cuccioli: un atto di violenza inaudita che ha generato una fortissima ondata di sdegno anche fra i cittadini che, assieme alle associazioni di tutela degli animali, chiedevano soluzioni alternative non cruente per lo spostamento dei cinghiali.

Una richiesta rimasta inascoltata dai burocrati del Comune di Roma, che, in attuazione del Protocollo cofirmato con Regione Lazio e Città Metropolitana, hanno rifiutato ogni proposta procedendo con l’esecuzione degli innocenti animali.

“Una violenza inaccettabile e a nostro avviso illegale, perché avvenuta nonostante fossero disponibili soluzioni alternative, configurando così il reato di uccisione non necessitata di animali”, dichiara Massimo Vitturi, responsabile LAV, Area Animali Selvatici.

La LAV ha prontamente depositato una denuncia nei confronti di coloro che si sono resi responsabili di un atto tanto violento, compiuto sotto gli occhi di adulti e bambini intervenuti in difesa degli animali, che hanno chiesto invano libertà e vita per i sette cinghiali.

Da oggi, ogni cittadino potrà dare più forza all’azione legale intrapresa dalla LAV, compilando il modulo presente sul sito web dell’associazione (https://www.lav.it/news/battaglia-cinghiali), che entrerà a far parte del fascicolo aperto presso la Procura della Repubblica di Roma, a dimostrazione della forte richiesta di giustizia per gli animali uccisi al Parco Moderni.

“Con questo importante strumento, vogliamo che ogni cittadino possa portare la sua voce e il suo sdegno all’interno delle aule giudiziarie – conclude la LAV – per chiedere giustizia e perché atti come quello del 16 ottobre non debbano mai più ripetersi, a garanzia del diritto alla vita di ogni animale”.