Coronavirus, Coldiretti: nel Lazio dimezzate vendite di vino

In crisi 4 cantine su 10

GIU 1, 2020 -

Roma, 1 giu. (askanews) – Dimezzate nel Lazio le vendite del vino a causa degli effetti dell’emergenza sanitaria, che ha portato per oltre due mesi alla chiusura forzata di ristoranti, hotel, bar e pub, per arginare la pandemia. Un taglio che potrebbe aggirarsi intorno al 50% del valore delle vendite. A lanciare l’allarme è Coldiretti Lazio, sulla base delle previsione dell’OIV, Organizzazione mondiale della vite e del vino.

Secondo l’indagine Coldiretti/Ixè in Italia quasi 4 cantine su 10, pari al 39%, registrano un deciso calo del fatturato con l’allarme liquidità, che mette a rischio il futuro del vino italiano. Un settore dal quale nascono opportunità di occupazione per 1,3 milioni di persone per un giro d’affari di 11 miliardi. La chiusura della ristorazione avvenuta in Italia e all’estero e il forte calo delle esportazioni, aggravato anche dalle difficoltà logistiche e della disinformazione, ha determinato danni ingenti ad un settore che lo scorso anno ha raggiunto i 6,4 miliardi di euro, il massimo di sempre, pari al 58% del fatturato totale, con le spedizioni di vino all’estero.

“E’ necessario trovare – dice il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – risorse aggiuntive, comunitarie e nazionali, per finanziare ogni utile strumento per la riduzione delle giacenze e per il contenimento della produzione di vino proveniente dalla prossima vendemmia. Tra le proposte che abbiamo formulato, c’è anche quella dell’Iva agevolata e un credito di imposta per i crediti inesigibili derivanti dalla crisi Covid -19”.

(segue)