Sicurezza lavoro, Zaia: incidenti mortali in flessione

"Ma l'impegno di squadra deve continuare"

FEB 18, 2020 -

Venezia, 18 feb. (askanews) – Infortuni mortali in calo in Veneto: il trend rilevato dagli Spisal del Veneto nell’ultimo quadriennio evidenzia una flessione dalle 52 morti sul lavoro del 2015 alle 21 del 2019. In particolare l’andamento calante appare più evidente nell’ultimo biennio, con una netta riduzione degli infortuni letali in agricoltura. Questo il primo dato emerso oggi al tavolo regionale per la salute e sicurezza del lavoro convocato a palazzo Balbi, su richiesta dei sindacati, per fare il punto sullo stato di attuazione del Piano strategico di prevenzione degli infortuni lavorativi adottato nel maggio 2018 dalla Regione, dalle parti sociali e dagli enti istituzionalmente preposti a formazione, vigilanza e controllo.

“In questi venti mesi è stato fatto un grande lavoro per potenziare gli organici degli Spisal – ha sottolineato il presidente della Regione, Luca Zaia affiancato dagli assessori regionali al Lavoro e alla Sanità, di fronte ai rappresentanti delle organizzazioni di categoria e di Inail, Inps, ispettorato interregionale – per investire in formazione e prevenzione, coordinare gli interventi locali e promuovere pratiche positive. Molto resta ancora da fare, ma intanto registriamo con favore che il trend delle morti in azienda o nei cantieri è negativo. Ritengo che il Veneto sia la regione che maggiormente si è impegnata per ridurre la piaga delle ‘morti bianche’, del lavoro nero e del caporalato, qualificando e potenziando l’azione dei tecnici delle prevenzione, impostando un bel lavoro di squadra tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti, e riuscendo per la prima volta a far entrare anche i servizi per la prevenzione nei luoghi di lavoro nel Patto per la salute”.