Roma, 16 ott. (askanews) – “Il 16 ottobre del 1943, 1024 abitanti del quartiere ebraico di Roma vennero deportate dai nazi-fascisti, verso i campi di sterminio. Persero prima la libertà, poi la vita. Una follia che fu anche l’epilogo delle leggi razziali applicate in Italia qualche anno prima. Rendere omaggio a loro, al dolore, alla ferita che subì Roma, la comunità ebraica e l’umanità, è un dovere”. Lo scrive in un comunicato il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mauro Buschini. “Non possiamo e non dobbiamo dimenticare anche perché i semi dell’antisemitismo, come dimostrano tanti episodi – conclude Buschini – anche recenti a pochi passi da casa nostra, e il pensiero va alla tragedia di Halle, sono ancora vivi”.