Lombardi (M5s): questo è il momento dell’autocritica

Chi ha capito l'errore non è una Cassandra, è prezioso

MAG 27, 2019 -

Roma, 27 mag. (askanews) – “Avete ragione, avete ragione tutti. Questo è il momento dell’autocritica. “Il genere umano, il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina”, l’ho scritto qualche ora fa e lo ripeto ora. Perché è da qui che serve partire per capire: ogni comunità veramente partecipata ha dentro di sé gli anticorpi per reagire ai suoi stessi errori”. Così in un lungo post su Facebook Roberta Lombardi esponente dei 5stelle e capogruppo dei pentastellati al Consiglio regionale del Lazio. “Chi ha individuato l’errore e lo ha annunciato prima degli altri non è una Cassandra, non è il male, non deve essere odiato. E’ invece un elemento prezioso, perché ha mantenuto lo sguardo attento e il ragionamento lucido. Il MoVimento che conosco, fin dagli esordi, è – sottolinea – e deve continuare ad essere una comunità partecipata, dove l’intelligenza collettiva riesce ad essere determinante come mai in nessun’altra comunità (tanto meno politica) e dove si sa fare tesoro delle capacità di ciascuno”.

“Anni fa, come MoVimento, abbiamo chiesto ad ogni cittadino di “farsi Stato” e di essere responsabile del suo essere nella collettività. Bene, partiamo da noi, da voi, procediamo con una vera condivisione di questa responsabilità, riformiamo il MoVimento, coordiniamo il lavoro sui territori con i referenti, diamo ascolto ai gruppi locali e tuteliamo la loro capacità di coinvolgere i cittadini. Manteniamo il legame che l’intelligenza collettiva sa creare: siamo riusciti, negli anni della storia di M5S, a scambiare idee a distanza, grazie alla rete; ad unire le persone anche se distanti proprio in virtù di questo grande “cervello collettivo” che la tecnologia ma soprattutto la creatività e la forza delle persone ci ha permesso. Non siamo un esperimento, continuiamo ad essere reali” scrive Lombardi che aggiunge e conslude: “Ascoltiamo di più, agiamo di più: Se comprendo gli altri, so farmi ascolto; l’ascolto mi trasforma nella partecipazione, nella comunità. In noi”.