Campania-Russia: interscambio commerciale 2018 a quota 128 mln

Fallico: relazioni fondamentali e salde, utile rafforzare assi

APR 4, 2019 -

Napoli, 4 apr. (askanews) – “Nonostante la contrazione dell’export italiano verso la Russia, le relazioni tra Italia e Federazione Russa restano fondamentali e salde. In un contesto geopolitico ancora pervaso da un clima di sfiducia del business derivato anche dalle sanzioni, diviene ancora più importante supportare la ripresa delle relazioni economiche commerciali sia a livello nazionale che regionale. La Campania rappresenta la regione apripista per i rapporti commerciali tra il Sud Italia e la Russia. È quindi strategico rafforzare l’asse tra i due Paesi per favorire una forte cooperazione dalla quale possono nascere e svilupparsi eccellenti possibilità imprenditoriali”. Così il presidente dell’Associazione Conoscere Eurasia e di Banca Intesa Russia, Antonio Fallico, aprendo oggi a Napoli, il V seminario italo russo organizzato dall’Associazione Conoscere Eurasia, Roscongress e Forum economico internazionale di San Pietroburgo in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Banca Intesa Russia. Secondo i dati Istat elaborati da Conoscere Eurasia, l’interscambio commerciale tra Campania e Russia nel 2018 ha raggiunto quota 128 milioni di euro; un risultato che da solo vale quasi un quarto degli scambi del Meridione verso la Federazione Russa, ma che patisce un calo del 15% sui valori del 2017, soprattutto per la contrazione delle importazioni da Mosca (50,2 milioni di euro, -26% sul 2017). In diminuzione, ma meglio della media del Sud Italia (-24,4%), anche l’export campano verso la Russia, fermo a poco più di 78,2 milioni di euro, -5,6%, sui 12 mesi 2017. A determinare il segno negativo delle vendite è stato soprattutto l’arresto del tessile che pesa 31 milioni di euro (-11%), dei mezzi di trasporto che sfiorano i 6,9 milioni di euro (-33%) e dei metalli che valgono 6,3 milioni di euro (-13%). Valori negativi, questi, non sufficientemente compensati dalle buone performance degli alimentari che segnano 16,6 milioni di euro (+8%) e dei macchinari che valgono 10,2 milioni di euro (+30%).

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