Roma, 31 gen. (askanews) – Con 29 favorevoli e 1 contrario l’Assemblea capitolina ha approvato la mozione n. 267/2018 a prima firma dei consiglieri Pd Tempesta, Zannola, Baglio, Piccolo e Pelonzi recante un “Impegno per la Sindaca Raggi affinché esprima la contrarietà dell’Assemblea Capitolina alla approvazione della proposta di legge 735-XVIII Legislatura concernente: ‘”Norme in materia di affido condiviso, mantenimento diretto e garanzia di bigenitorialità'”, il cosiddetto Ddl Pillon. Il M5S, pur avendo votato in blocco a favore della mozione non ha espresso una dichiarazione di voto.
“Crediamo che nessuno su questi temi debba tirarsi indietro – ha dichiarato in Aula la prima firmataria Giulia Tempesta -, quando ci chiedono di cancellare anni di battaglie, dove la realtà delle famiglie di oggi viene meno, ed emerge solo un arretramento culturale in un paese dove la condizione di vita tra donne e uomini è diseguale. Non possiamo fingere. Non si può cancellare con un colpo di spugna tutto quello che di attivo è stato fatto fino a oggi per donne e famiglie. Proprio oggi il sottosegretario alla Presidenz del Consiglio Vincenzo Spadafora, in una conferenza stampa, ha dichiarato che la proposta Pillon così com’è non sarà mai approvata. Roma Capitale può dare un segnale”.
Il consigliere della Lega Maurizio Politi, annunciando voto contrario alla mozione, ha ammesso che “Il Ddl Pillon è ampiamente modificabile ma tocca un tema reale. E’ sintomo del clima si è creato, su cui può avere inciso la comunicazione dei proponenti che lo ha trasformato in una guerra di religione, ma il affronta temi veri come quello dei minori e dei padri separati e la questione dell’alienazione parentale. Oggi vari gruppuscoli hanno deciso di impedire al senatore Pillon di parlare in una sala istituzionale in I Municipio: quando per anni non si fa nulla su un tema, qualcuno ce la mette come non vuoi tu. Il Pd non lanci la caccia delle streghe autorizzando gruppuscoli che non si sa chi rappresentano a criminalizzare una proposta di buon senso”. Fdi, con le parole del consigliere Francesco Figliomeni, ha annunciato di non partecipare al voto perché “pur rendendoci contro che Dl Pillon ha delle imperfezioni notevoli , vediamo che la mozione è strumentale e pretestuosa quindi non parteciperemo al voto.
Quando ci sono bambini, con genitori che si fanno la guerra senza pensare a loro, bisogna affrontare queste tematiche con esperti e mediatori familiari, altrimenti si rischia di far passare messaggi troppo superficiali come quelli contenuti in questa mozione”, ha concluso.