Roma, esperti, legali e polizia per Carta su riservatezza online

La proposta nel nuovo libro di Romanelli presentato alla Camera

DIC 12, 2018 -

Roma, 12 dic. (askanews) – C’è un’urgenza non solo italiana ma globale di sviluppare una cultura della riservatezza. Le legislazioni fisiologicamente non riescono a tener dietro allo sviluppo dei servizi tecnologici, permettendo azioni e funzioni il cui impatto sull’accessibilità dei nostri dati sensibili spesso non è compreso in tempo reale. La riservatezza “che è un concetto diverso della privacy, che è un concetto giuridico, perché intende incidere sulla cultura e sulla responsabilità con la sensibilizzazione della singola persona rispetto ai suoi comportamenti digitali”. L’obiettivo è, nel medio termine, “di costruire una Carta della riservatezza e fare lobbing per permettere alle scuole, al mondo della cultura, alle istituzioni di intervenire con la formazione e non con la censura su quei 4-5 comportamenti che ciascuno di noi ha e che mettono le nostre informazioni più private a disposizione di un business sempre più redditizio”. Lo spiega all’Askanews Eugenia Romanelli, giornalista, scrittrice e docente universitaria che alla Camera dei Deputati il prossimo 14 dicembre alle 17.30 presenta il volume da lei curato “Web, social ed etica. Dove non arriva la privacy: come creare una cultura della riservatezza”, edito da Ets, con la prefazione di Massimo Bray. Alla presentazione, introdotta dalla stessa Romanelli, interverranno Riccardo Acciai, Direttore del Dipartimento Libertà di manifestazione del pensiero e cyberbullismo del Garante per la protezione dei dati personali; Rory Cappelli, de La Repubblica; Maria Chiara Parmiggiani, Avvocato penalista; Vincenzo Vita, Giornalista; Silvia Spanó, Perito al Tribunale di Marsala e di Trapani; Carlo Solimene, Direttore della Seconda Divisione Servizio Polizia Postale. Modera l’incontro Gianni Lattanzio, Segretario generale dell’Istituto Cooperazione Paesi Esteri.(Segue)