Darwinismo Tecnologico

DIC 7, 2018 -

Roma, 7 dic. (askanews) – (Di Federico Lobuono, 18 anni).

Che tempi cupi dovevano essere quelli quando c’era un solo canale RAI, chissà che opacità aveva il caldo focolare senza nemmeno un cellulare e poi il telefono fisso, qualche giornale di carta ed il juke box al mare. Null’altro ad aiutare, allietare, coadiuvare l’essere umano nel suo lavoro, nel tempo libero o in qualche passatempo. Addirittura in quell’epoca le relazioni sociali erano affidate al caso, ai cerimoniali, agli officianti vari, persino alla speranza. Tutti mattoni per un castello di solitudine ed ansia. Poi, per fortuna, è arrivata la rete che, come un vento poderoso, ha spazzato, sconvolto, capovolto il vecchio mondo catapultando l’umanità nel migliore dei mondi possibili.

Tra le tante ipotesi contenute all’interno della teoria delle stringhe c’è anche quella secondo cui noi staremmo vivendo solo uno dei futuri possibili e che ne esisterebbero infiniti altri vissuti da infiniti noi stessi, ebbene se così fosse a mio avviso noi staremmo vivendo il più fico dei futuri perché non riesco proprio ad immaginare qualcosa meglio di Internet.

La tripla W ha disarticolato, slacciato, trasformato l’essere umano e la sua stessa organizzazione sociale. Oggi convivono generazioni nate sotto l’egida della rete e generazioni cresciute con “Drive in” o con il Carosello. Ci sono organizzazioni di esseri umani nate ora, che si confrontano con organizzazioni nate due secoli fa. Un mondo le divide e nulla le avvicina ed è chiaro che le prime siano più a loro agio in questo nuovo oceano, ma è altrettanto vero che sono le generazioni più vecchie a detenere il potere e a decidere.

Va da se che spesso le loro scelte siano di carattere conservativo volte ad appassire più che a fiorire. Comprensibile perché, come tutti gli animali, fiutano il pericolo e cercano riparo. La realtà è che la rete ha dato vita ad una nuova forma di Darwnisimo tecnologico, una mutazione delle evoluzione ed una selezione determinata da un elemento creato dallo stesso essere umano e dove ci porterà questa violenta accelerazione nessuno lo può prevedere perché Internet è come il Red Devil: una mostruosa giostra che gira vorticosa, roteando su stessa come una furia ossessa e tu non sai mai da che parte virerà, puoi solo preparati al meglio contro ogni possibile eventualità e detto per inciso, sulle giostre, è meglio avere diciotto anni che sessanta o giù di lì.