Il Campidoglio approva il nuovo regolamento di decoro, ok al daspo urbano

Alcol, bagni in fontana, centurioni, graffiti, prostituzione

NOV 9, 2018 -

Roma, 9 nov. (askanews) – Decoro, sicurezza, legalità, convivenza civile e nuove sanzioni, fino al “Daspo urbano” che prevede l’allontanamento di chi trasgredisce le regole ponendo in essere determinate condotte, da vendita e consumo di alcol ai bagni nelle fontane, dai ‘centurioni’ ai ‘saltafila’, dai graffiti ai bivacchi, dagli animali passati a passeggio fino alla prostituzione. La Giunta Capitolina ha approvato il nuovo Regolamento di Polizia urbana, di cui si attendeva la revisione da oltre 70 anni. Il provvedimento, infatti, abroga e sostituisce l’ultima versione datata 1946 (come da Deliberazione della Giunta Municipale Provvisoria n. 4047 dell’8 novembre 1946 e successive modificazioni e integrazioni).

Finalmente si passa da una regolamentazione di emergenza, fatta di norme transitorie e ordinanze contingenti, a una disciplina definitiva e armonizzata, anche con la legislazione nazionale, finalizzata a promuovere il rispetto dei beni comuni sia da parte dei cittadini che dei turisti, la cultura della legalità, lo spirito di comunità, solidarietà e sviluppo della coscienza civile, con particolare riguardo alla tutela dei diritti dei soggetti più vulnerabili: anziani, bambini, persone con disabilità e in condizioni di fragilità.

Tra le novità principali c’è l’applicazione del cosiddetto “Daspo Urbano”, misura di legge prevista dal febbraio 2017 con la quale i sindaci – in collaborazione con il Prefetto – possono sanzionare il soggetto e poi vietargli l’accesso per 48 ore in determinate aree della città. In caso di recidiva, il colpevole potrà essere segnalato al Questore che potrà erogare il Daspo fino a 60 giorni.

Le sanzioni pecuniarie, per le quali è ammesso il pagamento in misura ridotta, saranno determinate per ciascuna violazione da una successiva deliberazione di Giunta Capitolina.

Il testo passerà all’esame dei Municipi per l’acquisizione del parere non vincolante di loro competenza e successivamente arriverà in Assemblea Capitolina per la definitiva approvazione.

Vengono regolamentati finalmente i divieti e le sanzioni per chi deciderà di fare un bagno in una delle fontane storiche di Roma o usarle in modo improprio (gettarvi oggetti, sversarvi liquidi o sostanze, immergervi animali, danneggiarle, salire, arrampicarsi, sdraiarsi su di esse ponendo in essere condotte non compatibili con la loro naturale destinazione). Tra le fontane oggetto del divieto figurano Fontana di Trevi, la Fontana dei Leoni a piazza del Popolo, la Barcaccia di piazza di Spagna, il ‘Fontanone’ del Gianicolo e molte altre previsto nell’elenco allegato al Regolamento). Prevista l’applicazione del Daspo di 48 ore. La tutela, in misura diversa, riguarda anche i cosiddetti “nasoni” di Roma (le fontanelle pubbliche), al fine di preservarle da danneggiamenti e usi impropri. È espressamente esclusa dal divieto, invece, la tradizione di lanciare monete in alcune fontane storiche come la Fontana di Trevi.

(Segue) Cro/Ska MAZ