Diede del “coglione” a Corona. Il pm: è diritto di critica

Chiesta l'archiviazione dell'indagine su Lucarelli e Travaglio

SET 18, 2018 -

Milano, 18 set. (askanews) – Scrivere su un giornale che Fabrizio Corona è “un fesso, recidivo”, rincarare la dose in televisione, affermando che “Corona dovrebbe darsi del coglione da sè” e postare su Facebook che “di sicuro un povero cristo non si potrebbe permettere quello che può permettersi lui”, non è diffamazione. Ne è convinto il pm di Milano, Lucia Munutella, che ha chiesto l’archiviazione dell’indagine per diffamazione a carico della giornalista e blogger Selvaggia Lucarelli avviata a giugno scorso dopo la querela presentata dall’ex fotografo dei vip.

Nell’istanza, che passa ora all’esame di un gip del Tribunale di Milano, il magistrato spiega che le parole usate da Selvaggia Lucarelli fanno comunque parte del “diritto di critica, il quale si concretizza nell’espressione di un opinione, che in quanto tale non può intendersi obiettiva, considerato che per natura è fondata su un’interpretazione di fatti e comportamenti”.

La richiesta di archiviazione riguarda anche Marco Travaglio, indagato per omesso controllo in veste di direttore de “Il Fatto Quotidiano”.

(segue)