Roma, 12 mar. (askanews) – Nasce Cybersecurity, il primo gruppo di studio a livello nazionale per la costruzione di un sistema di sicurezza dei dati informatici nei servizi sanitari. Il gruppo di studio, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, è nato da un’iniziativa congiunta del Centro Nazionale per la Telemedicina e le Nuove Tecnologie Assistenziali del Centro Nazionale di Tecnologie Innovative in Sanità Pubblica in collaborazione con la Polizia postale e delle Comunicazioni e vede la partecipazione di molti esperti appartenenti a diverse università italiane. L’obiettivo, spiega una nota, è quello di sviluppare le conoscenze e le metodologie di difesa dei sistemi informativi utilizzati quotidianamente in ambito sanitario ed è per la prima volta perseguito in una sinergia tra Istituzioni), nel campo della sicurezza informatica nei servizi sanitari per la prima volta perseguito in sinergia tra istituzioni.
“Per consentire il pieno sviluppo nel sistema sanitario italiano di servizi basati sull’uso coordinato, efficace e sicuro, delle tecnologie digitali e di telecomunicazione”, si legge nel comunicato, “è di primaria importanza proteggere i dati sanitari dei cittadini in modo uniforme su tutto il territorio nazionale da attacchi informatici”, spiega Francesco Gabbrielli, direttore del Centro Nazionale per la Telemedicina e le Nuove Tecnologie Assistenziali. “Il Gruppo”, sottolinea, “studierà strategie specifiche per migliorare costantemente la difesa delle strutture sanitarie del Paese da attacchi informatici di varia natura e si occuperà anche di definire adeguati e aggiornati sistemi di formazione per le professioni sanitarie, con l’obiettivo di sviluppare maggiore consapevolezza dei rischi cyber in sanità, diffondere la conoscenza tecnica e raccomandare le migliori pratiche di protezione”.
La messa a punto di queste strategie, infatti, è fondamentale anche rispetto anche alla crescita culturale sul tema della sicurezza dei sistemi informativi e dei dispositivi connessi in rete: “Norme e regolamenti – avverte Mauro Grigioni, direttore del Centro Nazionale di Tecnologie Innovative in Sanità Pubblica – ci sono e l’Iss lavora da anni per migliorare la gestione del rischio delle tecnologie in sanità in modo da garantire la sicurezza per i pazienti, tuttavia risulta ancora insufficiente la consapevolezza di quanto siano importanti i comportamenti nell’usare i dispositivi connessi in rete, per la salvaguardia dell’atto medico e dei dati dei pazienti”.
Secondo Nunzia Ciardi, direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, “è quantomai opportuno dedicare le nostre maggiori attenzioni alla ricerca di soluzioni di cybersicurezza adeguate al livello attuale della minaccia globale, in un momento storico, peraltro, nel quale il numero degli attacchi informatici fa registrare un netto incremento su scala mondiale”. Progetti come questo, prosegue, “percorrono la migliore strada possibile, perché coniugano l’elevatissima qualificazione professionale degli attori coinvolti, all’utilizzo di quei modelli virtuosi di partenariato pubblico-privato, senza i quali è oggi impossibile realizzare un’efficace azione di prevenzione e contrasto.
L’attività del Gruppo è di tipo tecnico-scientifico e basata sul contributo di conoscenze e di esperienza degli esperti di settore. Il Gruppo è composto da: Fabrizio Baiardi (Università di Pisa), Nunzia Ciardi (direttore Polizia Postale e delle Comunicazioni), Claudio Cilli (presidente del Rome Chapter Isaca), Alberto Marchetti Spaccamela (Università di Roma La Sapienza), Gabriele Faggioli e avv. Maria Cristina Daga (Clusit Politecnico di Milano), Giuliano Pozza (presidente Aisis), Paolo Prinetto (presidente Cini), Maurizio Rizzetto (Aiic), Francesco Vellucci (Digital Sit) e Stefano Zanero (Politecnico di Milano).
(fonte: Cyber Affairs)