Roma, 30 nov. (askanews) – Dal 2010 a oggi sono state notificate in Friuli Venezia Giulia 683 infezioni da Hiv, di cui 483 (70,7%) insorte negli anni 2010-17. Il 78,3% (378) delle nuove diagnosi ha interessato cittadini residenti in regione.
“Alla vigilia della giornata mondiale della lotta all’Aids – ha commentato l’assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca – va ribadito che l’impegno sulla prevenzione è la strada maestra e obbligata per contrastare la diffusione delle infezioni da Hiv. Si tratta di una sindrome rispetto alla quale occorre tenere la guardia alta e che può e deve essere drasticamente contenuta mediante comportamenti appropriati”.
Dal 1985 (anno in cui è stato istituito in regione un sistema di sorveglianza) si è rilevata una continua riduzione delle diagnosi attribuibili allo scambio di siringhe non sterili in consumatori di droghe per via endovenosa. Tale modalità, nel periodo 1985-2009 rappresentava il 30% del totale delle diagnosi.
Attualmente la più frequente modalità di contrazione dell’infezione è data da rapporti (non protetti) tra omosessuali maschi (50% nel 2017). Gli eterosessuali, maschi e femmine assieme, rappresentano invece il 38% nel 2017.
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