Toscana, il Pil cresciuto nel 2016 dello 0,2% più che in Italia

Dal 2008 è sceso del 3,4%

FEB 17, 2017 -

Firenze, 17 feb. (askanews) – L’Italia cresce poco, la Toscana di più, ma si tratta di una ripresa ancora troppo debole, che andrebbe sostenuta con maggiori investimenti. E’ questo che emerge dal Rapporto 2016-17 redatto dall’Irpet e presentato questa mattina a Firenze dal direttore dell’Istituto per la programmazione economica della Toscana, Stefano Casini Benvenuti e dai due ricercatori che ne hanno curato la stesura, Leonardo Ghezzi e Nicola Sciclone.

Il Pil nel 2016: in Toscana cresce dello 0,2 in più dell’Italia.

Il prodotto interno lordo della Toscana (che è pari a oltre 100 miliardi) nel 2016 è cresciuto di due decimali di punto più di quello italiano (quest’ultimo aumentato secondo Irpet dello 0,7% secondo recenti stime Istat dello 0,9%). Viene evidenziato il dato che dal 2008, anno di inizio della crisi economica mondiale, il Pil dell’Italia è diminuito del 6,4%, mentre quello della Toscana “solo” del 3,4%. La Regione è al secondo posto in Italia per crescita, insieme a Lombardia ed Emilia, mentre al primo c’è il Trentino Alto Adige.

Rallenta il commercio mondiale: l’export dell’Italia e della Toscana cresce dello +0,5%. Cresce la domanda interna, ma si riduce la propensione al consumo.

Dal 2008 al 2015 in Toscana si erano persi “solo” 3.000 posti di lavoro. Nel corso dei primi nove mesi del 2016 gli occupati sono aumentati di 7.400 unità (+0,5%) 7.000 dei quali sono posti da lavoro autonomo. Il che fa pensare che la crescita sia dovuta soprattutto all’aumento delle cosiddette partite Iva e che comunque i fenomeni di precarizzazione del lavoro siano in aumento.