(askanews) – Citta’ del Vaticano, 18 ott – Israele e’ un Paesedai mille volti, un coloratissimo ‘mosaico umano’ chetuttavia, ancora oggi, rimane nel complesso poco conosciuto,quasi ‘nascosto’ dietro le ombre del conflittoisraelo-palestinese.
Lungi dall’essere una societa’ monolitica sotto l’aspettoreligioso, etnico o politico (accontentarsi dello’stereotipo’ dell’israeliano come ebreo bianco di origineeuropea e’ ormai riduttivo), ospita tante ‘tribu”, ciascunacon proprie peculiarita’. L’autrice e giornalista Elisa Pinnatraccia nel libro ‘Latte miele e Falafel’, Edizioni TerraSanta, una panoramica di queste componenti (spessominoritarie): dagli ebrei ultraortodossi agli abitanti deikibbutz, dai coloni alle comunita’ di immigrati, dai drusi aicristiani di espressione ebraica. Un viaggio attraverso itasselli che contribuiscono a formare il mosaico-Israele.
”Il libro – ha commentato padre Pierbattista Pizzaballa,custode di Terra Santa durante la presentazione del libronella sede di Radio Vaticana – presenta Israele non conequilibrio pesando le cose con il bilancino ma conserenita’.
L’autrice ha presentato le diverse anime di Israele e larealta’ composita del paese. E questo non e’ semprefacile”.
La prefazione e’ di Amira Hass, giornalista molto nota inIsraele, corrispondente del quotidiano Haaretz da Ramallah,nei Territori palestinesi. Una voce spesso critica – a voltecaustica – nei confronti del suo stesso popolo e dellapolitica israeliana.
L’autrice durante la conferenza stampa ha poi spiegato lascelta del titolo: ”Latte e miele si capisce perche’ c’e’ unchiaro riferimento alla Bibbia e a Mose’. Falafel indicaquesta grande componente di cultura araba in Israele. Andandoin Israele molto spesso sembra di trovarsi in un Paesearabo.
E’ difficile per uno straniero distinguere gli ebrei dagliarabi”.
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