Grecia: Unicef, 597mila bimbi socialmente esclusi. 322mila in poverta’

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(askanews) – Roma, 23 mag – Nel 2011 in Grecia 597.000 bambinivivevano in condizioni di ‘esclusione sociale’, si tratta del30,4%, del totale con un incremento del 9,1% rispetto al2010. Sono i dati raccolti dal Comitato nazionale greco perl’UNICEF, che ha presentato il nuovo rapporto ”Lacondizione dei bambini in Grecia 2013” realizzato incollaborazione con l’Universita’ di Atene.

Nello stesso anno, la percentuale di bambini che vivevanoin ‘condizioni di accumulo di disagio multiplo ”, ossia con:famiglie colpite da poverta’, da grave deprivazione materialee da scarsita’ di lavoro, nel 2011, era pari al 3,5%: 69.000bambini, drammaticamente in aumento rispetto ai 12.000bambini nel 2010.

La percentuale di bambini che vivono in famiglie in cuinessuno lavora e’ pari al 9,2% nel 2011 ed e’ aumentato di2,9 punti percentuali tra il 2010 e il 2011. In Grecia,secondo gli ultimi dati del 2011, la poverta’ infantile haavuto un piccolo aumento (0,7 punti), pari al 23,7%; ilnumero di bambini poveri e’ pari a 465.000.

Il 16,4% di tutti i minori vive in famiglie con ”gravedeprivazione materiale ‘, che corrisponde a 322.000 bambini;il numero e’ aumentato di 89.000 persone, con un aumentopercentuale del 38,2% tra il 2010 e il 2011.Aumento che perla fascia di eta’ 6-11 raggiunge il 46,7%. E ancora: il 50,8%delle famiglie con figli si dichiara impossibilitata apermettere una settimana di vacanza. Il 37,2% lotta perpagare le bollette, le rate delle carte di credito e iprestiti; il 34,5% dichiara la propria difficolta’ a potercoprire spese non programmate. La percentuale di famiglie con bambini al di sotto dellasoglia di poverta’ che dichiarano la propria impossibilita’ad includere nel menu di ogni giorno carne, pesce, pollo overdure e’ passata dal 21,6% del 2010 al 44,3% nel 2011. Lefamiglie con figli a carico non possono permettersi disoddisfare le necessita’ di riscaldamento sono aumentate dal14,8% del 2010 al 19,3% nel 2011 e le famiglie povere configli a carico dal 37,1% al 39,7% nei rispettivi anni. Il25,4% delle famiglie con bambini in Grecia sono esposte aproblemi ambientali (inquinamento, contaminazione, ecc.)nella propria zona di residenza; la Grecia al secondo postoin Europa, ben al di sopra della media dell’Unione europea(15%).

I costi per la salute sono scesi al 6% del PIL nel 2011dal 7,4% del 2009, mentre per i servizi ospedalieri dal 3,6%al 3% . Queste restrizioni possono influenzare soprattuttogli strati economici piu’ bassi, dove il 10,1% nel 2011,hanno dichiarato la propria incapacita’ a coprire le visitemediche.

I bambini in Grecia appaiono piu’ a rischio di incidentirispetto alla media dell’Eurozona. Il tasso di mortalita’ daincidenti connessi al trasporto e al movimento nel 2010 per iragazzi tra i 15 e i 19 anni era 17,8, mentre la media deipaesi UE e’ 9.2. La delinquenza giovanile e’ aumentatanotevolmente – del 53,4% – soprattutto tra il 2010 e il 2011,mentre gli autori di reati di eta’ compresa tra 9 e i 13 annisono aumentati del 58%. La maggior parte dei delinquentiminorenni sono di sesso maschile (87,1%), mentre i due terzisono stranieri. Le loro azioni non si riferiscono a un tassodel 72,2% per furti in cui sono direttamente coinvolti ocomplici. La maggior parte degli episodi delinquenziali siregistra in periferia, non nei centri urbani. red/mpd