Milano, 16 dic. (askanews) – È notizia di questi giorni: l’Ucraina intensifica l’attrazione degli investimenti nello sviluppo del turismo nei Carpazi, nel segno di uno sviluppo sostenibile della regione incastonata tra le montagne, ricoperte da fitte foreste. La meta è generalmente abbinata a Leopoli, considerata la “piccola Parigi dell’Est”, fondata nel 1256, ha saputo salvaguardare e mantenere intatto tutto il suo fascino.
Leopoli è città della cultura e patrimonio Unesco dal 1998. Molti architetti italiani hanno contribuito al suo sviluppo conferendole un impronta di tipo rinascimentale e più in generale a carattere tipicamente europeo.
Fra i legami con l’Italia spiccano quello con Roberto Bandinelli, il mercante fiorentino, che nel 1629 aprì a Leopoli la prima posta dove veniva gestita la corrispondenza in arrivo da tutta Europa – oggi il Palazzo Bandinelli è un dipartimento del Museo Storico di Leopoli – e con Antonio Massari, il Console Veneziano che alla fine del XVI secolo inaugurò la sede consolare della Repubblica di Venezia a Leopoli, in Piazza Rynok, sullo splendido edificio dove è ancora possibile ammirare il leone alato di san Marco, simbolo della Serenissima.