Quirinale Roma, 24 set. (askanews) – “Ricorre spesso la tentazione di considerare la conquista della pace, l’affermazione dei diritti di libertà – inclusa quella religiosa – il vivere in società aperte e tolleranti come acquisizioni scontate e irreversibili. Sappiamo, in realtà, che, ancor oggi, molti Paesi sono percorsi da pulsioni particolarmente insidiose, soprattutto in un’epoca in cui, nel mondo, riaffiora la tentazione di asservire le espressioni religiose a motivo di scontro, a pretesto per giustificare discriminazioni di vario segno”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica Segio Mattarella in un passaggio dell’intervento pronunciato in occasione dell’incontro al Quirinale con una delegazione del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa nel 50° anniversario della fondazione. “L’esortazione che Papa Francesco ha rivolto ai Vescovi europei, in occasione dell’Assemblea del 2019, ‘per un nuovo umanesimo europeo, capace di dialogare, di integrare e di generare’ affinché l’Europa possa ‘crescere come una famiglia di popoli, terra di pace e di speranza’, appare – ha sottolineato il Capo dello Stato -, in questo senso, davvero di grande rilievo”. “Nella società europea sta ritrovando spazio la consapevolezza del valore del fattore religioso, nella costruzione di una comunità internazionale più giusta, più solidale, più rispettosa della vita di ogni persona. Sono convinto – ha concluso Mattarella – che l’appello che intendete rivolgere alle autorità civili e politiche, degli Stati d’Europa, raccoglierà il massimo dell’attenzione”.
Mattarella: in molti Paesi pulsioni insidiose contro libertà
"Società aperta e tollerante non è un'acquisizione irreversibile"