Roma, 4 nov. (askanews) – “So benissimo che la sfida è difficile come non mai, ma sono fiducioso, perché in questi 5 anni abbiamo fatto tanto. Siamo la regione prima per crescita e la disoccupazione è scesa sotto al 5%. Soprattutto, siamo i soli con un progetto per l’ Emilia-Romagna. I 5 Stelle possono essere protagonisti, portando un contributo di idee importante, o rimanere marginali, schiacciati nella polarizzazione fra i due schieramenti maggiori. Non ci sono alternative. Devono fare una scelta”. A spiegarlo in un’intervista al Corriere della Sera, Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna.
“Qui si parte da una condizione molto differente. Oltre 200 sindaci dell’ Emilia-Romagna hanno sottoscritto un appello in mio sostegno. E alcuni di loro guidano liste civiche, anche di centrodestra, che magari alle ultime elezioni comunali hanno battuto il centrosinistra” sottolinea Bonaccini, spiegando che tra i punti di unione c’è il modo in cui abbiamo insieme governato nei territori. Stiamo lavorando a un centrosinistra largo, aperto ai civici, alla sinistra, ai moderati che non si riconoscono nella destra sovranista. Sulla base di un programma per l’ Emilia-Romagna del futuro, aperta, innovativa, sostenibile. Se i 5 Stelle decidono di non provare nemmeno a confrontarsi, perdono un’ occasione”.
Sulla plastic tax, Bonaccini spiega che “la transizione verso il plastic free è indispensabile, per una svolta ecologica, che noi vogliamo assolutamente. Peraltro c’ è una direttiva comunitaria che giustamente lo impone. Ma il compito di chi governa è quello di accompagnare e guidare questi passaggi, come stiamo facendo noi in Emilia-Romagna. Non di mettere nuove tasse”.