Ucraina Roma, 28 mar. (askanews) – E’ giallo sul presunto avvelenamento di Roman Abramovich. Un portavoce dell’oligarca russo ha confermato che è stato vittima di un sospetto avvelenamento a inizio mese, dopo un incontro per i colloqui di pace con i negoziatori ucraini. Non ha confermato altri bersagli o i possibili autori dell’attacco. In precedenza, un articolo del Wall Street Journal aveva affermato che tre persone, Abramovich e due negoziatori ucraini, che avevano partecipato ai negoziati a Kiev avevano sofferto di occhi rossi, lacrimazione costante e desquamazione della pelle su viso e mani. Un funzionario americano interpellato dalla Reuters ha invece dichiarato che, secondo l’intelligence, Abramovich e i negoziatori di pace ucraini si sono ammalati dopo un incontro a Kiev all’inizio di marzo a causa di un fattore “ambientale” e non per un sospetto avvelenamento. “L’intelligence suggerisce con forza che si sia trattato di un fattore ambientale, non avvelenamento”, ha detto il funzionario senza fornire maggiori dettagli. Abramovich ora starebbe bene perché l’incidente è accaduto diverse settimane fa e continuerà con i negoziati insieme con gli ucraini nel tentativo di porre fine alla guerra. Int9
E’ giallo sull’avvelenamento di Roman Abramovich
Il suo portavoce conferma, l'intelligence Usa smentisce