Roma, 21 feb. (askanews) – Con un interscambio che si avvicina sempre di più a 6 miliardi di euro l’anno Italia e Azerbaijan hanno un imperativo: diversificare. Questo è stato il punto cardine del Business forum Italia-Azerbaijan che si è svolto oggi alla Farnesina e il punto cruciale delle interlocuzioni avute dal presidente azerbaigiano Ilham Aliyev, in visita ufficiale in Italia, con le autorità italiane.
Centrale, nel corso della due giorni a Roma, la firma del nuovo accordo di Partenariato strategico tra i due paesi e i tanti memorandum firmati tra le aziende e le istituzioni di Italia e Azerbaijan.
Diversificare, quindi, non soltanto greggio e gas, ma sostegno e investimenti in molti altri settori tra i quali l’agricoltura, il tessile, il vitivinicolo, i trasporti, le infrastrutture e il turismo. Settori in cui l’Italia può fornire know-how e partnership di rilievo con oltre 3.000 aziende già attive e commesse vinte dalle aziende italiane negli ultimi anni per 10 miliardi di euro.
In apertura del forum il padrone di casa, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha ricordato come questa sia soltanto un’altra occasione per rafforzare i rapporti e le relazioni economiche, politiche e culturali tra i due paesi. “Sono convinto ci siano tutte le condizioni per aumentare le collaborazioni industriali ed economiche tra Italia e Azerbaigian, le opportunità non mancano. Conto che questo Business Forum sia un momento qualificante di reciproca conoscenza delle realtà imprenditoriali dei due Paesi, sono certo che avremo dato un importante contributo alla crescita delle relazioni tra i nostri paesi”, ha detto Di Maio.
“L’Italia – ha ricordato ancora il ministro – è un ponte nel Mediterraneo, tra l’Europa, l’Africa e l’Asia, l’Azerbaigian è un ponte strategico tra l’Europa e l’Asia. Sono due Paesi antichi che si son incontrati tante volte nei secoli lasciando tracce che risalgono a Marco Polo. Due Paesi amici con scambi basati sul dialogo”.
Che il Business forum sia una tappa centrale dello sviluppo dei rapporti tra i due Paesi ne è convinto anche il presidente dell’Azerbaijan. “L’Italia è un partner strategico per l’Azerbaigian, il partner numero uno in Europa” per Baku, ha affermato senza mezzi termini Aliyev. “Sono convinto che avremo successo e questa è una nuova pagina per aumentare il livello delle relazioni economiche e per ampliare la collaborazione a nuovi settori oltre quello energetico”, in cui un passo cruciale sarà l’inaugurazione del gasdotto Tap, che porterà il gas azerbaigiano in Italia e in Europa, ha aggiunto il capo di stato azerbaigiano che auspica una conclusione entro la fine del 2020.
Nel corso della mattina sono state snocciolate le cifre di questa ottima cooperazione, che ha un suo punto di snodo nel progetto del gasdotto Tap appunto che renderà l’Italia un hub energetico e aprirà le porte del mercato europeo al gas dell’Azerbaigian.
Opportunità di sviluppo della cooperazione “che saranno valorizzate anche grazie all’accordo firmato da Cassa Depositi e Prestiti, Sace e Simest ieri con AIC (Azerbaijan Investment Company), che ha come obiettivo sostenere la cooperazione, l’interscambio e gli investimenti tra i nostri due Paesi, con particolare attenzione a progetti in settori con rilevanti impatti sociali, ambientali e di sviluppo economico, tra cui proprio la filiera agricola”, ha ricordato l’Ad di Sace Pierfrancesco Latini aggiungendo che “proseguendo su questa strada e cogliendo le opportunità offerte da questo Business Forum, la cooperazione e la collaborazione tra i nostri due Paesi e tre le aziende italiane e azere diventerà sempre più forte e proficua”.
E Cdp ha sottolineato anche le potenzialità dei cosiddetti “boomerang investment” che “come fondo sovrano, Cdp e Sofaz, possono valutare come iniziative di coinvestimento per le aziende per crescere con mutui benefici”, ha aggiunto Pasquale Salzano, presidente di Simest e responsabile del settore internazionalizzazione di Cdp.
Opportunità su cui insiste anche l’Agenzia per la promozione dell’export e degli investiment AZPromo, che attraverso le parole del suo presidente Yusif Abdullayev ha ricordato i programmi messi a disposizione per le aziende straniere che intendono investire in Azerbaigian e le aree in cui sono previsti incentivi ed esenzioni fiscali. E con AzPromo ha firmato un Memorandum di intesa Ice.
“Sono lieto di aver firmato, in occasione di questo forum, Il MOU di cooperazione tra AZPromo e la nostra Agenzia, accompagnato da una road- map declinata in 21 azioni. Il Memorandum contribuirà a rafforzare la cooperazione commerciale e economica tra i nostri Paesi, specie nei settori non oil&gas e in particolare nell’agricoltura, nell’agroindustria, nel tessile, nell’infrastruttura e nell’ambiente”, ha detto il presidente dell’Ice Carlo Ferro. “L’Italia è per ora solo l’ottavo Paese fornitore, l’export è limitato a circa 300 milioni di euro. Tuttavia vogliamo partire con una nota di ottimismo: l’export italiano è cresciuto lo scorso anno del 7%”, ha ricordato Ferro al forum a cui partecipano 106 imprese italiane e 50 imprese azerbaigiane.