Roma, 22 giu. (askanews) – “Il nuovo laboratorio congiunto Italia-Israele sulla cyber security realizzato dall’Università di Tel Aviv e quella di Modena e Reggio Emilia è il primo ospitato nel nostro Paese, a differenza di quelli passati, che erano insediati presso istituzioni israeliane. Grazie all’accordo bilaterale di cooperazione scientifica ed industriale è iniziata così un’attività che ha consentito di sviluppare nella Penisola un polo che si avvale delle esperienze israeliane ai livelli più alti e potrebbe attrarre anche interesse da altri Paesi. Si passa così dal rischio del ‘brain drain’, la cosiddetta ‘fuga dei cervelli’, alle opportunità offerte dal ‘brain gain’, incluse tutte le possibili e auspicabili ricadute economiche connesse”. A dirlo a Cyber Affairs è Francesco Maria Talò, ambasciatore italiano in Israele.
“Per queste ragioni – prosegue l’ambasciatore – cerchiamo di organizzare eventi, come la tavola rotonda di ieri durante la Cyber Week e di essere presenti ai principali eventi a Tel Aviv con delegazioni che includano le tre dimensioni della questione: istituzionale, accademica ed industriale. La presenza italiana alle grandi manifestazioni internazionali del settore ospitate in Israele è ormai una consuetudine”.
La tavola rotonda, durante la quale si è parlato di cooperazione cyber tra i due Paesi, è stata introdotta dal professore Isaac Ben Israel, direttore del Blavatnik Interdisciplinary Cyber Research Center (Icrc) dell’università di Tel Aviv. A seguire sono giunti gli interventi di: Francesco Moro, ricercatore dell’università di Milano-Bicocca; dei ricercatori dell’Icrc Lior Tabansky, prof. Joachim Meyer e prof. Nathan Intrator; prof. Bruno Crispo, dell’università di Trento; Mirco Marchetti, dell’università di Modena e Reggio Emilia; Alessandro Menna, head of sales & technical support cyber security & Ict solutions di Leonardo-Finmeccanica; prof. Aishai Wool, vice direttore dell’Icrc; e Stefano Boccaletti, ricercatore al Consiglio Nazionale delle Ricerche ed Addetto Scientifico dell’ambasciata italiana in Israele.
Le conclusioni sono state a cura: del prof. Ben Israel; del prof. Michele Colajanni, dell’università di Modena e Reggio Emilia e direttore dell’IL-IT CyberLab; e del ministro plenipotenziario Gianfranco Incarnato, coordinatore per le questioni di sicurezza inerenti allo spazio cibernetico e rappresentante del Ministero Affari Esteri al tavolo Cyber.
Nutrita la presenza di italiani provenienti dal settore privato e dal mondo dell’accademia (tra i quali Maurizio Mensi, avvocato e docente alla Luiss di Roma e alla Scuola nazionale dell’amministrazione, e Luigi Martino, teaching and research assistant in Ict policies e cyber security all’Università di Firenze).
(fonte: Cyber Affairs)