Gas Roma, 24 giu. (askanews) – “Siamo quasi fuori pericolo” mente “gli stoccaggi italiani sono al 55% e nel week end dovremmo ricevere altri 100 milioni di metri cubi di gas”. Lo spiega il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, in un colloquio con La Stampa. Per riempire le riserve il governo intende aiutare gli opratori: “Bisogna considerare che l’anno scorso acquistavano a 20 centesimi al metro cubo, adesso a un euro. Ci siamo messi d’accordo, ma è un sistema di prestiti e crediti che verranno di certo restituiti perché poi quel gas sarà venduto”. “Dall’anno prossimo potremo tirare il fiato – prosegue Cingolani – perché ci arriveranno 18 miliardi di metri cubi dalle nuove forniture, quest’anno ce ne arrivano già 5-6. Andiamo meglio di qualsiasi altro Paese europeo, ma non bisogna dirsi tranquilli prima del tempo. Ci possono fare ancora male se chiudono all’improvviso”. Per ridurre i consumi, prosegue, il governo ha deciso “di far produrre al 100% le centrali che erano ancora attive, ma di non riaprire le altre. Si tratta di un regime transitorio che può durare al massimo fino all’inizio del 2024, quando saremo al 100% di gas sostituito. Il danno ecologico è piccolo e sarà compensato dalla crescita delle rinnovabili, che ci faranno risparmiare un paio di miliardi di metri cubi di gas”. E proprio a proposito di rinnovabili, il Ministro sottolinea che “abbiamo 5,3 gigawatt di nuove rinnovabili nei primi sei mesi del 2022, altri 4 arriveranno nei prossimi due anni. Per capire la differenza, nel 2021 eravamo a 1,3 gigawatt. Nel 2020 a 1. Se come spero arriveremo alla fine dell’inverno con lo stoccaggio di gas pieno, scavalcheremo il periodo nero”. Fgl/Int9