Roma, 20 gen. (askanews) – La Procura di Bologna ha chiesto il processo per l’anziano che era alla guida dell’auto che ha causato la morte di Alessia Grimaldi, il 27 agosto scorso, sull’A14, tra i caselli di San Lazzo e Castel San Pietro. La vittima aveva 23 anni. Secondo quanto ricostruito negli atti del pm Giampiero Nascimbeni l’indagato, che ha 73 anni, non frenò la corsa della sua vettura. L’accusa contestata è quella di omicidio stradale con l’aggravante di aver causato anche ferite gravi a un’altra persona, la moglie, di 64 anni, che trasportava nel suo veicolo. L’udienza preliminare è stata fissata per per il 24 febbraio 2023. All’epoca la tragedia aveva destato profonda commozione. La ventitreenne era conosciutissima, ben voluta da tutti e piena di amici e anche il noto cantautore Cesare Cremonini, di cui la ragazza era una fan e non si perdeva un concerto, le aveva dedicato un commosso ricordo. La mamma e il papà di Alessia, che ha lasciato anche il fidanzato Michele, attraverso la consulente legale Sara Donati, si sono rivolti a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che ha già chiuso l’iter risarcitorio per i suoi assistiti, con la collaborazione dell’avvocato Dario Eugeni del Foro di Bologna, ma adesso si aspettano un po’ di giustizia anche sul fronte penale. Perché “nessuna pena sarebbe mai commisurata alla loro immensa perdita”.
Bologna, tampona auto e uccide ragazza: chiesto processo
Cesare Cremonini aveva dedicato un ricordo alla ragazza