Roma, 30 ott. (askanews) – Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giuli ha approvato a maggioranza, con 23 sì del centrodestra compatto, mentre 16 no delle opposizioni ma con 4 astensioni del M5S, il disegno di legge n. 68 sulle minoranze linguistiche slovena, friulana e tedesca.
Simili, tra loro, le modifiche inserite nel testo base del disegno di legge per le lingue minoritarie a firma Giunta regionale attraverso l’assessore Pierpaolo Roberti: la previsione, all’articolo 4 della legge regionale 26/2007, delle iniziative sperimentali che coinvolgono le scuole plurilingue tra i progetti sostenuti dalla Regione per la valorizzazione delle diversità culturali e linguistiche. Un concetto, quello dell’interculturalità , rafforzato dal coinvolgimento delle scuole inserito anche nell’art. 4 della Legge regionale 29/2007 e nell’art. 4 della Lr 20/2009.
E anche inserimento, nell’art. 19 della Lr 26/2007, delle istituzioni scolastiche – tramite l’Ufficio per l’istruzione in lingua slovena – tra le pubbliche amministrazioni che ricevono contributi statali per l’uso della lingua slovena. Inoltre, all’art. 21 della Lr 26/2014, per l’adempimento delle funzioni dell’Assemblea di comunità linguistica friulana si dà la possibilità che siano i Comuni stessi (e non l’agenzia Arlef), aderenti alla convenzione di costituzione dell’Assemblea di comunità , a svolgere tali compiti.(Segue)