Roma, 23 lug. (askanews) – Un corso dinamico, che unisce lezioni frontali a esercitazioni pratiche; eterogeneo per l’apertura a un pubblico con diversi background formativi; unico, il primo nel suo genere; eclettico, per la vastità di argomenti trattati che spaziano da aspetti culturali, sociali, economici, di salute e benessere ma anche di tendenza e lifestyle; innovativo, per l’attenzione posta alle nuove offerte della ricerca e alle richieste del consumatore e del mercato; qualificante, per il rilascio a fine percorso di un certificato che attesta la formazione conseguita. Sono alcune delle caratteristiche del Corso per Informatore Cosmetico Qualificato (ICQ), promosso dal Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell’Università di Ferrara, in collaborazione con Cosmetica Italia.
Un corso di formazione professionale che nasce dall’esigenza di dover colmare un gap professionale, in cui emerge chiara l’assenza di una figura referenziale in ambito di consiglio al consumatore, in un settore dinamico, complesso e molto trainante per l’economia, come quello della cosmetica e della bellezza. Quest’ultima intesa nella sua più ampia accezione del termine: esteriore, finalizzata a mantenere il corpo in forma e in pieno ben-essere, e interiore, volta a offrire rimedi e trattamenti per specifiche problematiche, permettendo di mantenere il giusto equilibrio psico-fisico anche attraverso il ricorso ai più corretti cosmetici, apparentemente prodotti non terapeutici.
Il percorso didattico che fonde e integra in lezioni teorico-pratiche argomenti di area socio-culturale, scientifica, marketing e comunicazione, punta a formare operatori competenti in grado di divulgare in maniera accurata e accreditata la cultura cosmetica, con una specializzazione in ambito commerciale e informativo per la presentazione scientifica della produzione cosmetica internazionale. “L’offerta formativa – dichiara la Dottoressa Marisa Ascioti, direttore didattico del Corso ICQ e ideatrice del relativo programma – propone un’esperienza di conoscenza trasversale della cosmesi e della bellezza tra scienze umane e biologiche, un viaggio nell’universo cosmetico e le sue molteplici connessioni con l’interiorità dell’individuo, senza trascurare marketing, tecniche di vendita e comunicazione come richiesto oggi dal mercato e dal mondo del lavoro. La scelta delle discipline è stata pensata, dunque, per consentire l’approccio con una visione completa, ricca di contenuti e validata, al passo con l’incessante evoluzione del settore. La cosmetica, infatti, ha, oggi più che mai, un ruolo centrale nel progetto di salute individuale e la presenza di professionisti qualificati in grado di fornire informazioni attendibili, consigli puntuali e orientare verso scelte corrette, con la competenza che il consumatore contemporaneo – informato, esigente, spesso anche confuso dalle fake news – cerca, sono più che mai necessari e richiesti a tutti i livelli”.
Una formazione, quella delI’ICQ, che ancora mancava nel panorama professionale italiano e che trova facile impiego in diversi ambiti occupazionali in funzione delle competenze maturate. Ovvero nel B2B, all’interno di aziende, in qualità di beauty consultant come promoter qualificati o come informatori di prodotto – alter ego dell’informatore scientifico del farmaco – presso la classe medica, dermatologi, pediatri, medici estetici, ma anche in aziende e uffici marketing o come beauty trainer, e nel B2C in farmacia, profumeria, erboristeria, negozi monomarca, e-commerce come responsabili di reparto presso tutti i canali di vendita fisici e digitali, capace di relazionarsi con le persone secondo i nuovi dettami del marketing H2H (Human to Human).
Dunque: sei uno studente fresco di diploma superiore e cerchi una ‘bella’ professione, sei un professionista a caccia di un corso che qualifichi il tuo lavoro o che ti permetta di ampliare i tuoi orizzonti di impiego e la tua voglia di conoscenza accreditata nel mondo della cosmesi? ICQ è ciò che fa per te. Le iscrizioni sono aperte fino al prossimo 12 ottobre 2019, mentre le lezioni in aula e laboratorio avranno inizio presso l’Università di Ferrara – dal 1979 centro scientifico di riferimento per la Cosmetologia in Europa – lunedì 21 ottobre 2019. 160 ore di lezioni ‘full-immersion’, per 4 settimane, in calendario tra ottobre 2019 e aprile 2020.
“Abbiamo deciso di promuovere ICQ diversi anni fa – precisa Stefano Manfredini, Professore di chimica farmaceutica e tossicologia all’Università di Ferrara e Direttore del corso di formazione per Informatore Cosmetico Qualificato – perché rappresenta ad oggi l’unica iniziativa in ambito universitario che formi questo profilo. Utile sia per i giovani appena usciti dalla scuola superiore che necessitano di orientamento nel settore, che per adulti che svolgono già una professione ed intendono aggiornarsi o offrirsi una nuova possibilità di una nuova figura professionale che sino ad una decina di anni fa non esisteva. Questo corso al quale si accede a partire dall’età in cui si può accedere agli studi universitari, consente al partecipante di esplorare l’ambito di competenza del prodotto cosmetico, tutte le aree del settore pur attraverso un percorso breve, accompagnato da docenti che vengono sia dal mondo accademico che della azienda, ma ad un livello universitario per dare spessore e distinguersi nella miriade di percorsi formativi oggi offerti dal mercato”.
“Ad oggi – fa sapere la dottoressa Ascioti – su circa 350 Informatori presenti sul territorio, quasi tutti hanno trovato occupazione in aziende nazionali e multinazionali, farmacie, catene internazionali di profumerie di prima qualità e primaria importanza nel settore, ancor prima di completare il percorso formativo”.
ICQ inoltre segue i propri alunni anche post-formazione, grazie all’istituzione dell’Associazione ICQ (AIICQ). “E’ stata fondata – conclude la dottoressa – con l’obiettivo di fornire aggiornamenti costanti agli ex-alunni riguardo le novità in ambito cosmetologico e fare formazione continua con l’intento di strutturare in un futuro prossimo, anche per l’Informatore Cosmetico Qualificato, percorsi che consentano di valorizzare sempre meglio la loro professionalità, al pari degli ECM già sistematizzati per altre professioni nel settore della Salute”.