Roma, 8 gen. (askanews) – In seguito all’aggressione di ieri al giornalista dell’Espresso Federico Marconi e al fotografo Paolo Marchetti, durante la commemorazione delle vittime di Acca Larentia al cimitero del Verano a Roma, il capo romano di Forza Nuova Giuliano Castellino e il leader di Avanguardia Nazionale Vincenzo Nardulli “sono stati sottoposti a perquisizione domiciliare e denunciati per i reati di minaccia, lesioni personali e violenza privata, mentre proseguono le indagini per identificare gli altri partecipanti alla denunciata aggressione. Castellino è stato inoltre denunciato per la violazione della sorveglianza speciale della P.S. alla quale è attualmente sottoposto”.
Lo rende noto la Questura di Roma, spiegando che ieri “militanti di ‘Forza Nuova’ e di ‘Avanguardia Nazionale’ si sono radunati sotto la sede di Forza Nuova, in via Taranto, per poi recarsi in via Acca Larenzia. Successivamente, intorno alle 14.30, hanno commemorato le vittime presso il mausoleo dei martiri fascisti del cimitero del Verano. Durante la manifestazione al Cimitero Monumentale del Verano, l’attenzione del personale della Digos e del Commissariato San Lorenzo presente veniva richiamata da un’accesa discussione”.
“In particolare verso le ore 15:30 – ricostruisce ancora la Questura – veniva riscontrata la presenza di otto persone, tra le quali Castellino e Nardulli, che discutevano animatamente con un collaboratore esterno del periodico ‘L’Espresso’ poiché stava riprendendo le fasi della cerimonia. Gli agenti, dopo aver calmato gli animi, hanno quindi accompagnato l’uomo fino all’esterno del cimitero, per evitare che la situazione potesse degenerare. Inoltre, a specifica richiesta degli operanti, l’uomo dichiarava di non aver subito alcuna minaccia o lesione. In serata tuttavia, la stessa persona si è presentata presso gli uffici della Digos denunciando, insieme ad un altro collaboratore esterno del suddetto periodico, anch’esso presente alla manifestazione, la subita aggressione. Inoltre – conclude la Questura – lo stesso soggetto è stato refertato con 3 giorni di prognosi per alcune contusioni. L’attività investigativa ha poi consentito di cristallizzare le responsabilità di Castellino e Nardulli”.