Roma, 29 mar. (askanews) – Il Papa l’anno prossimo si opererà agli occhi per cataratta. Francesco si è rivolto ai carcerati di Regina Coeli dopo che uno di loro, a nome di tutti, aveva parlato della necessità di “uno sguardo nuovo”: “Uno sguardo nuovo, rinnovare lo sguardo”, ha detto il Papa riprendendo il discorso.
“Questo fa bene, perché alla mia età per esempio vengono le cataratte e non si vede bene la realtà: l’anno prossio devo fare l’intervento”. Il Papa ha poi preseguito il disocrso con la metafora di uno sguardo nuovo, consigliando ai carcerati di lavarsi gli occhi per “lavare le cataratte dell’anima”.
Nel corso del rito della messa in Coena Domini nel carcere di Regina Coeli, avvio del triduo pasquale, Papa Francesco ha lavato i piedi a dodici detenuti. Per sceglierli “abbiamo seguito due criteri, quello territoriale e quello religioso”, ha spiegato padre Vittorio Trani, francescano conventuale, che a settembre compirà 40 anni come cappellano di Regina Coeli. “Qui ci sono detenuti che provengono dai cinque continenti e da oltre sessanta nazioni. Per questo motivo ci saranno quattro europei, quattro africani (provenienti da Marocco, Nigeria e Sierra leone), tre asiatici (due filippini e un moldavo) e un colombiano. Volevamo poi dare espressione alle diversità religiose presenti nel carcere: i dodici saranno in maggioranza cattolici, e poi un ortodosso, due musulmani e un buddista”. I due musulmani sono immigrati.
int4