Roma, 12 ott. (askanews) – Mentre per aggirare i divieti la formazione di estrema destra Forza nuova ha cambiato lo slogan della sua “marcia” su Roma del 28 ottobre da “la marcia dei patrioti” a “tutto per la patria” e continua nella sua organizzazione, l’Anpi, Associazione nazionale partigiani d’Italia prepara una contro-manifestazione antifascista con iniziative in tutta Italia, e si appella al ministro dell’Interno Marco Minniti affinché intervenga.
“L’antifascismo in marcia”, il manifesto dell’Anpi, che avverte: “95 anni fa i fascisti marciarono su Roma con l’intento di istituzionalizzare la loro ideologia di violenza e morte. Oggi qualcuno tenta di riportare indietro l’orologio della storia per ricostruire un’Italia incivile, del razzismo e dello squadrismo”. E “l’Anpi dice no, e per riaffermare il valore dell’antifascismo, promuove una ‘marcia’ di iniziative che realizzerà in tutta Italia assieme alle associazioni, ai partiti e ai movimenti democratici”.
Il presidente dell’Anpi, Carlo Smuraglia, in un post su Facebook ribadisce la posizione: “Delle due, l’una. O Forza Nuova ha chiesto l’autorizzazione, e gli è stata concessa. E sarebbe molto grave. Oppure non l’ha chiesta, e a questo punto avere convocato comunque la manifestazione diventa un atto eversivo, una sfida di fronte alla quale lo Stato deve fare la sua parte, impedendo la marcia”. Così “l’appello al ministro Minniti, il quale aveva dichiarato che la ‘marcia dei patrioti’ sarebbe in chiaro contrasto con le leggi Scelba e Mancino”.
Per Smuraglia la cosa più preoccupante è la data scelta, “provocatoriamente”: il 28 ottobre, “giorno della marcia su Roma, sappiamo bene cosa è significato”. L’Anpi quindi ha deciso di scendere comunque in campo con “una mobilitazione nazionale antifascista”. Prevista anche un’iniziativa in Campidoglio “per spiegare a chi non lo sa cosa è stata la marcia su Roma”. E una delegazione Anpi porterà una corona di fiori sulla lapide di Matteotti.