Roma, 14 set. (askanews) – Su mandato della Procura di Verona, ieri sera i carabinieri del Comando provinciale di Verona hanno fermato un paraguayano 22enne, Marcos Renè Farina Velazquez, residente a Lugagnano di Sona, con l’accusa di omicidio della prostituta romena Lioara Petronela Ujica, uccisa in via Boscomantico a Verona la notte del 28 agosto scorso. A carico del fermato i carabinieri del Nucleo Investigativo hanno raccolto rilevanti indizi di colpevolezza.
L’indagine ha consentito infatti di identificare il presunto responsabile dell’omicidio nel paraguayano. Secondo gli inquirenti quella notte, dopo aver girovagato con la propria autovettura, aveva incontrato e fatto salire la donna a bordo del proprio veicolo: dopo alcuni minuti ha raggiunto il luogo frequentato dalla prostituta per intrattenersi con i clienti, dove poi, nella prima mattinata, sarebbe stata ritrovata cadavere.
Di particolare valenza investigativa sono risultate le immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza cittadina sul luogo dell’approccio, anche se colte da grande distanza e con una nitidezza non ottimale. Considerato che la qualità delle videoriprese non consentiva infatti di poter rilevare il numero di targa del veicolo, è stata sviluppata una complessa attività info-investigativa, con l’acquisizione del traffico telefonico registrato quella notte in tutta la vasta area di interesse, nonché, presso la casa automobilistica torinese, dell’elenco dei veicoli aventi le stesse caratteristiche di quello videoripreso.
Numerose sono state poi le persone sentite per raccogliere elementi sugli ultimi giorni di vita della ragazza e sulle sue frequentazioni, nonostante la stessa fosse in città da poco tempo. Mettendo a sistema tutti gli elementi raccolti si è stabilito che il responsabile dell’omicidio poteva essere un cliente occasionale, e che l’omicidio era avvenuto a seguito di una rapina, anche nella considerazione che tutti gli effetti personali della donna, compreso il denaro, erano stati portati via.(Segue)