Trieste, 17 ago. (askanews) – “E’ prezioso il lavoro di quanti continuano a cercare la verità, a svelare anche minuti episodi di quel tragico giorno sulla spiaggia di Pola, a ricostruire un mosaico ormai sempre più leggibile nella sua nefandezza. Fu strage etnica e ideologica, fu un massacro di innocenti, fu la follia premeditata di uomini non sazi di sangue. La Regione Friuli Venezia Giulia anche quest’anno sarà presente”.
Alla vigilia della commemorazione in programma domani a Pola, è questa la riflessione della presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani sulla strage di Vergarolla, settant’anni dopo. Era il 18 agosto del 1946 quando sulla spiaggia alla periferia della città istriana, gremita per la tradizionale manifestazione natatoria della “Pietas Julia”, l’esplosione di un ingentissimo quantitativo di esplosivo fece perire non meno di ottanta persone.
“La visione dei corpi di donne e bambini che giacciono a terra, in questa nostra Europa oggi come allora, ci torturi a fondo e a lungo – ha rilevato Serracchiani – e sia l’immagine di un orrore che non siamo più disposti a rivivere”.
La tragedia sarà rievocata domani a Pola insieme al centenario del martirio di Nazario Sauro (10 agosto 1916) nelle cerimonie organizzate dalla locale Comunità degli Italiani e dal Libero Comune di Pola in Esilio, in collaborazione con il Consolato generale d’Italia a Fiume.
La commemorazione, cui la Regione Friuli Venezia Giulia sarà presente con l’assessore Francesco Peroni, avrà inizio alle 10.30 nel Duomo di Pola, per proseguire in largo “Vittime di Vergarolla” e concludersi in quella che fu la tomba della Medaglia d’oro al valor militare Nazario Sauro.