Milano, 4 mar. (askanews) – Le forze russe continuano i loro tentativi per accerchiare l’ucraina Bakhmut, rimasta per Kiev un baluardo nella regione di Donetsk. La città-fortezza si trova a nord-est, a circa 20 chilometri dalla regione di Lugansk, ed è da tempo un obiettivo delle forze di invasione di Vladimir Putin. Spesso viene indicata come non strategica e la battaglia che si protrae là da oltre 6 mesi insensata, ma allora perché è così importante per Mosca e per Kiev? SIMBOLO Dall’estate scorsa la città è stata a due passi dalle linee del fronte, quindi la sua presa rappresenterebbe un successo a lungo agognato per le forze di Mosca e porterebbe un valore strategico, anche se limitato. COLLEGAMENTI La città ha importanti collegamenti stradali con altre parti della regione di Donetsk; verso est fino al confine con Lugansk, a nord-ovest fino a Sloviansk e a sud-ovest fino a Kostiantynivka. Per diverse settimane, le rotte verso Bakhmut sono gradualmente passate sotto il controllo delle forze russe. STRATEGIA Piuttosto che guidare direttamente verso il centro della città, i gruppi di Wagner hanno cercato di circondarla in un ampio arco da nord. A gennaio hanno rivendicato la vicina città di Soledar e da allora hanno preso una serie di villaggi e frazioni a nord di Bakhmut. Se i russi riuscissero a conquistare le alture a ovest della città, le vicine città industriali di Kostiantynivka e Kramatorsk sarebbero alla mercé della loro artiglieria e dei mortai. Non è chiaro dove ripiegherebbero esattamente le forze ucraine se si ritirassero dalla città. INFAMIA Ma la battaglia per Bakhmut è costata molti uomini per i russi, il che viene considerata da Kiev non una sconfitta nella guerra di logoramento. Il capo del gruppo di mercenari Wagner Evgenij Prigozhin ha infatti guidato l’assalto durato mesi alla città, dove le sue forze hanno guadagnato il marchio di infamia per i loro attacchi suicidi a “ondate di carne” che secondo gli ucraini stanno provocando perdite russe estremamente pesanti. MOTIVO DI CONTESA Prigozhin ha avuto un furioso battibecco di recente con i generali russi su chi fosse responsabile della presa della città ucraina di Soledar: i suoi uomini o le truppe russe regolari. Ha inoltre parlato di “fame di munizioni”, pubblicando un video di una pila di cadaveri per sottolineare il suo punto di vista sulla carenza di munizioni. Ha anche attaccato verbalmente i generali russi per non aver tagliato le linee di rifornimento ucraine, rendendo più difficile per i suoi uomini impadronirsi di Bakhmut a Donetsk, lamentando che probabilmente ora ci vorrebbe più tempo per prendere la città a causa della “mostruosa burocrazia” di Mosca.
##Ucraina, Bakhmut, simbolo o strategia? Ecco perché è importante
Cosa accadrebbe se russi riuscissero conquistare alture a ovest?