Roma, 18 feb. (askanews) – Ci sono “forze” che non vogliono che ci siano colloqui di pace per risolvere la crisi ucraina. L’ha affermato oggi l’alto diplomatico cinese Wang Yi, direttore della Commissione centrale per gli Affari esteri del Partito comunista cinese e membro del Politburo, intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. “Siamo profondamente preoccupati per la crisi prolungata in Ucraina”, ha detto Wang, chiarendo che Pechino è contraria ad “cogliere vantaggi da questa crisi” ed è impegnata a “cercare di facilitare il dialogo” tra Russia e Ucraina. “Nel secondo giorno dopo l’inizio della crisi, il 26 febbraio, il presidente Xi Jinping suggerì che RUssia e Ucraina si sedessero e si parlassero per trovare una soluzione politica alla crisi”, ha ricordato Wang, che allora era ministro degli Esteri. “In Bielorussia e in Turchia ci furono diversi cicli di colloqui di pace. Noi vedemmo un testo cornice per una risoluzione di pace. Ma fu fermato, non sappiamo perché. Il processo fu stoppato”, ha accusato il diplomatico e ha aggiunto: “Alcune forze non vogliono che i colloqui di pace si materializzino. Non si curano della vita e della morte degli ucraini, degli effetti sull’Europa e potrebbero avere obiettivi strategici più ampi della stessa Ucraina”. Mos/Int2