Roma, 24 gen. (askanews) – La Serbia è sotto pressione da parte dell’Occidente per quanto riguarda la normalizzazione dei suoi rapporti col Kosovo, in particolare da parte degli europei che stanno legando la cosa al processo di adesione di Belgrado alla Ue: lo ha detto lo stesso presidente serbo Aleksandar Vucic. Il presidente serbo ha detto di aver incontrato la scorsa settimana i rappresentanti di Unione Europea, Francia, Germania, Italia e Stati Uniti, che stanno spingendo per la normalizzazione delle relazioni tra Serbia e Kosovo e in questa occasione gli hanno dato un ultimatum. “Hanno detto: devi accettare questo piano, altrimenti dovrai affrontare un’interruzione del processo di adesione all’Europa, un blocco e un ritiro degli investimenti e una serie di misure economiche e politiche che danneggeranno molto la Repubblica di Serbia”, ha riferito Aleksandar Vucic. “La Serbia deve rimanere sulla strada verso l’UE, altrimenti saremmo perduti, economicamente e politicamente”, ha riconosciuto il presidente. “Non accetterò, come presidente, che siamo soli e isolati”, ha detto. Ha aggiunto che il parlamento serbo dovrebbe esaminare questa proposta e ha accennato a un possibile referendum sull’argomento. Il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, ha dichiarato lunedì 23 gennaio che gli incontri a Pristina e Belgrado si sono concentrati sulla “proposta di normalizzare le relazioni”. “Abbiamo sottolineato i notevoli vantaggi per entrambe le parti che portare avanti questa proposta porterebbe”, ha affermato. Aleksandar Vucic ritiene che queste forti pressioni siano una conseguenza “del nuovo contesto geopolitico nato dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia”. “Stanno perseguendo una politica che mira a sconfiggere la Russia, e tutto ciò che si frappone deve essere eliminato”, ha aggiunto. Belgrado ha presentato domanda di adesione all’UE nel dicembre 2009 ei negoziati di adesione sono iniziati nel 2013. Il Kosovo ha presentato domanda per lo status di candidato all’UE lo scorso dicembre. Nonostante i tentativi di dialogo sotto l’egida dell’Ue, i rapporti tra Pristina e Belgrado passano da anni di crisi in crisi. Tuttavia, una normalizzazione delle loro relazioni è indispensabile per la futura integrazione europea. Il Kosovo, ex provincia serba, ha dichiarato la propria indipendenza nel 2008, un decennio dopo una guerra mortale tra le forze serbe ei ribelli albanesi. Ma la Serbia non lo riconosce. Dallo scorso novembre, le tensioni sono aumentate nel nord del Kosovo, dove Belgrado sta incoraggiando la minoranza serba a negare ogni lealtà a Pristina.
Serbia, Vucic: europei ci chiedono normalizzazione col Kosovo
Condizione indispensabile per adesione alla Ue