Roma, 29 nov. (askanews) – L’Istituto Italiano di Cultura a Chicago presenta “My House Your House,” una mostra personale della fotografa italiana MoMaz, Monica Mazzotto. Visitabile fino al 20 gennaio. Le fotografie di MoMaz ritraggono spazi abbandonati, e rappresentano un’opportunità per la Natura di tornare ad essere il punto focale, e di riconquistare un regno ormai perduto e ferito. Una combinazione di ironia, imperfezioni e armonia, queste fotografie rappresentano la perfetta unione delle due identità dell’artista: etologa e fotografa. In questa serie, MoMaz ci presenta luoghi abbandonati di una Detroit decaduta, ma abitati da animali, un elemento vitale all’interno delle rovine del nostro mondo. In questo equilibrio inusuale, c’è spazio per tutti. E’ un gioco dove il contesto perde di importanza, e la possibilità di una nuova realtà diventa il vero nucleo dell’esperienza. Nata a Roma, Monica Mazzotto vive tra Chicago e Torino e, da quando ha memoria, ha sempre amato profondamente gli animali e la fotografia. Dopo la laurea in Scienze Naturali presso l’Università di Torino, ha conseguito il Dottorato di ricerca in Biologia Animale presso l’Università di Pisa. Dalla ricerca etologica è poi passata prima alla divulgazione scientifica, diventando, grazie alla collaborazione con diverse testate giornalistiche e televisive, giornalista pubblicista e poi alla fotografia. Nell’ultimo anno ha partecipato a diverse esposizioni personali e collettive, a Detroit e a Chicago, e le sue fotografie sono state selezionate per partecipare a Paratissima 2022, mostra di arte contemporanea di Torino. ll suo progetto artistico nasce dall’incontro tra la passione per il comportamento animale e la passione per la fotografia. Ciò che MoMaz ama fotografare è il tempo che modifica gli spazi, donando loro una forma di grazia del tutto originale. Per lei non può esistere bellezza senza Natura, ma allo stesso tempo la sua è una ricerca di una bellezza priva di perfezione. I suoi scatti nei luoghi abbandonati, riportano al concetto di imperfetta, inconsueta armonia. Un’estetica consumata, vissuta, ma mai morta. Questa è la prima parte della sua storia. Questa è la prima parte della storia dei suoi luoghi. Quella che riguarda il loro passato. Ma senza la seconda parte, questa storia è incompleta. La seconda parte è quella che racconta il presente di questi luoghi. Nelle sue fotografie l’uomo è assente, l’uomo se ne è andato lasciando il palco vuoto. Prima ha invaso e poi si è ritirato. Ma la sua assenza ha regalato la possibilità alla Natura e agli altri animali, di ottenere una pacifica vendetta e di riprendersi un mondo che una volta era loro. I luoghi di MoMaz sono abbandonati, ma mai disabitati e ancor meno solitari. Al contrario sono luoghi vivi, dove gli animali, una volta al riparo dagli uomini, possono vivere liberi. Finalmente al sicuro. Nelle sue fotografie, gli animali sono un elemento vitale in un mondo in rovina ai nostri occhi, ma non ai loro. I suoi animali vivono serenamente in ambienti nei quali anche noi, in passato, abbiamo avuto una chance di essere felici. Il più delle volte sprecandola. Questo evento fa parte della serie Voci della Natura: Ecologies and Nature in Italian Arts, il tema selezionato dall’Istituto Italiano di Cultura di Chicago per il 2022. Il programma esplora il ruolo dell’arte e della scienza italiane nel ridefinire la nostra percezione della natura e dell’ecologia, attraverso prospettive innovative ed originali.