Ucraina Bruxelles, 18 lug. (askanews) – Le sanzioni dell’Ue contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina non sono state “un errore”, come alcuni stanno ora dicendo, compresi “alcuni leader europei”; e non è vero che il prezzo del petrolio è aumentato dopo il divieto delle importazioni di petrolio dalla Russia deciso con il sesto pacchetto di sanzioni. L’Ue doveva prendere queste misure e continuerà a prenderle, come sta facendo ora con le nuove proposte della settimana scorsa, che colpiscono soprattutto l’oro russo. Lo ha detto l’Alto Rappresentante per la Politica estera di sicurezza europea, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri dell’Ue oggi a Bruxelles. “C’è un grande dibattito – ha detto Borrell – sul fatto che le sanzioni siano o no efficaci, e se non stiano avendo un impatto maggiore su di noi che sulla Russia. Alcuni leader europei (il riferimento implicito è all’ungherese Viktor Orban, ndr) hanno detto che le sanzioni sono state un errore, uno sbaglio. Io non penso che siano state un errore: è ciò che dovevamo fare, e che continueremo a fare”. “Alcuni dicono, per esempio – ha continuato l’Alro Rappresentante -, che la messa al bando delle importazioni di petrolio” dalla Russia “ha aumentato il prezzo del petrolio. Ma guardiamo i grafici: da quando abbiamo deciso il divieto sul petrolio il suo prezzo è diminuito. Mi piacerebbe che le persone mettessero delle cifre dietro i loro argomenti; quando dicono qualcosa, sarebbe bene che cercassero le prove, perché non è che ognuno può dire quello che vuole”. “Guardate i grafici – ha insistito Borrell -, e vedrete che i prezzi del petrolio oggi sono agli stessi livelli che prima della guerra, in febbraio. Con la guerra erano aumentati molto, ma dopo che abbiamo adottato il divieto hanno cominciato a diminuire. Come si può dire che il divieto li ha fatti aumentare? Non hanno occhi? Non guardano e grafici? Non considerano i numeri, i fatti? E’ importante essere consapevoli di dove siamo, di quello che stiamo facendo, e di quali sono le conseguenze di ciò che stiamo facendo”. Sulle nuove sanzioni proposte insieme alla Commissione europea la settimana scorsa, e di cui discuteranno oggi i ministri, l’Alto Rappresentante ha spiegato che non si tratta di un vero e proprio nuovo pacchetto, ma di misure per “migliorare l’attuazione delle sanzioni esistenti”. Al Consiglio, ha riferito Borrell, interverrà anche il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, che “spiegherà la situazione sul terreno”. Loc/Int13
Borrell: le sanzioni contro la Russia non sono “un errore”
"E' ciò che dovevamo fare, e che continueremo a fare"