Francia Nizza (Francia), 15 giu. (askanews) – L’abisso che divide l’elettorato francese si vede in edicola. Tra il volto di una ragazza sorridente scelta da l’Humanité per la prima pagina dedicata alla “generazione Nupes” dal giornale fondato da Jean Jaurès e la satira sferzante di Charlie Hebdo, che mette soprattutto alla berlina Jean-Luc Mélenchon, ma non si fa sfuggire l’occasione della “canicola” per una vignetta con vecchi traballanti verso il seggio elettorale: “Ci saranno abbastanza anziani per votare Macron?”: è il commento caustico in vista del secondo turno delle legislative francesi (19 giugno). “La settimana si fa lunga” spiega in un’altra vignetta il sempre provocatorio settimanale diretto da Riss (Laurent Sourisseau) che in realtà su Mélenchon ci va giù durissimo, dedicandogli pagine e pagine di satira. Compreso il paginone centrale dove si apre l’ipotetica foto di gruppo, rigorosamente disegnata, del nuovo governo post elezioni. “Governo Mélenchon. Il popolo umano finalmente a Matignon” scrive beffardo Charlie Hebdo, disegnando un nuovo esecutivo variegato, che spazia da Greta Thunberg a Raul Castro, “Ministro dell’ecologia e del compost socialdemocratico” sino alla rapper francese Diam’s nominata dal giornale a capo del “Ministero della libera scelta e del burkini”. Charlie in una striscia prende in considerazione tuttavia anche un’altra ipotesi: “Come Mélenchon finirà per essere presidente”. Una serie di sfortunati incidenti, compresa un’invasione di mosche “attirate dal profumo di Brigitte Macron”, per la quale il capo di stato, nel tentativo di cacciare i fastidiosi insetti, schiaccia un bottone per sbaglio e “invia accidentalmente un missile in Russia” e Mosca “per rappresaglia rade al suolo la Francia”. È solo allora, secondo Charlie Hebdo che “Mélenchon torna dalle sue vacanze in Venezuela” e “diventa il primo presidente del popolo umano di Francia” (ma in base al disegno, sarebbero sopravvissute soltanto le mosche). In tono serio e totalmente opposto l’Humanité. “Generation Nupes” (in italiano Nuova Unione Popolare Ecologica e Sociale) è il titolo in prima pagina, dedicato al successo del 12 giugno. “Al primo turno delle elezioni legislative, la maggioranza dei giovani elettori ha scelto la sinistra unita. Un fenomeno destinato a rimodellare il panorama politico” assicura la testata, già organo del Partito comunista francese (dal 1920 al 1994). Segue un reportage sui giovani alle legislative che tocca Lille, Saint-Denis e Strasburgo. “Vengo da una famiglia che vota a destra, anche all’estrema destra” dice una delle intervistate. “Ero già fuori posto e poi sono andata sempre più a sinistra”. Clima, educazione, femminismo, lotta alle discriminazioni, alla precarietà: tra i giovani incontrati da l’Humanité, molti hanno queste preoccupazioni “in comune con Nupes. Ma per la sinistra la sfida non è meno immensa: circa il 70% degli under 35 non ha votato domenica scorsa” avverte il giornale, che su una cosa ha sicuramente ragione: “sembra essere passato molto tempo da quando Emmanuel Macron e Marine Le Pen si contendevano il primo posto tra i giovani di sinistra”. I voti ottenuti dalla Nupes tra i 18-24enni (42%) e i 25-34enni (38%) al primo turno delle elezioni legislative lasciano molto indietro i suoi oppositori. La Rassemblement National (Le Pen) ha ottenuto il 18% in quella fascia, mentre la coalizione di Emmanuel Macron, Ensemble!, (Insieme!) ha raccolto il 19% tra i 25-34 anni e solo il 13% tra i più giovani. “Aspra battaglia per il secondo turno”. Per “Le Monde” la situzione è sin troppo chiara. “La maggioranza presidenziale uscente e l’alleanza di sinistra Nupes sono impegnate in una frenetica corsa ai voti prima del secondo turno delle elezioni legislative” registra il quotidiano. Di “duello a distanza” parla Le Parisien che lo ospita pure, dedicando pagina 6 alla conferenza stampa di Macron sulla pista dell’aeroporto di Orly e pagina 8 a un’intervista con Mélenchon intitolata “Il Caos è Macron”. Di “tentativo di rimobilitare il suo elettorato” per Macron parla invece Les Echos, che in un commento di Cécile Cornudet, si ricollega alla conferenza stampa del presidente – data prima di partire per la Romania – e aggiunge: “Solido. A terra, Emmanuel Macron trova finalmente la parola. La pronuncia sulla pista, in extremis, prima di volare via per diversi giorni. ‘Oggi voglio convincervi a dare al Paese una solida maggioranza’, ha detto, spiegando che ‘nulla sarebbe peggio che aggiungere il disordine francese al disordine globale. La paura suscitata da Jean-Luc Mélenchon tra alcuni elettori lo aiuta. L’unico argomento che funziona sul campo, è il caos’, conferma una ministra”. Ma la commentatrice poi aggiunge: “È abbastanza chiaro? Emmanuel Macron non chiede più aiuto per agire ma invoca ‘l’interesse superiore della nazione'”.
Da Charlie Hebdo a Humanité, duello Nupes-Macron su stampa francese
Verso secondo turno legislative ecco cosa si dice (e si disegna)