Ucraina Milano, 30 mag. (askanews) – “Con questa lettere il Papa mi ha confermato – e questo per me è importantissimo – che è anche la sua visione: deve venire in Russia e il Vaticano deve essere la nuova sede di quei negoziati per le crisi che neppure l’Onu riesce a dirimere”. Leonid Sebastianov, capo dei Vecchi credenti in Russia racconta di aver ricevuto “una lettera, una nota scritta” autografa “del Santo Padre” di ringraziamento, dopo aver rilasciato un’intervista ad askanews, dove affermava la necessità che Francesco, portatore di pace, vada a Mosca e che il Vaticano, in qualità di stato neutrale, gestisca i negoziati di pace sull’Ucraina. “Ho mandato al Papa – per trasparenza, e per trasmettergli quello che dico di lui e i valori che promuovo – l’intervista con askanews di venerdì scorso e ho ricevuto questa lettera, questa nota scritta, dove praticamente accetta la mia linea, che è logica. Il Papa ha espresso la sua grande disponibilità a venire in Russia, addirittura ha fatto capire questo all’ambasciatore russo, in qualsiasi momento e a portare avanti la pace”. Il testo della lettera (di cui askanews ha ricevuto una copia) dice così: “Sig. Leonid Sevastianov, Caro fratello, grazie tante per la tua email. Ho parlato con l’Ambasciatore russo e gli ho detto che ero disposto a viaggiare a Mosca. Ho la volontà di lavorare per la pace. Prego per Lei e per Svetlana(sua moglie, ndr) . Per favore fatelo per me. Che il Signore vi benedica e la Madonna vi custodisca. Fraternamente, Francesco”. Sebastianov nell’intervista ha messo l’accento sull’importanza di un’auspicata visita di papa Francesco a Mosca “che potrà calmare tutti, portare la pace, e in qualche modo dare un grande segno ai popoli in Ucraina, in Russia e in Europa sulla necessità della pace”. Sebastianov è un personaggio molto influente nella società russa, non solo a capo dell’Unione dei Vecchi credenti, ma direttore esecutivo della Fondazione San Gregorio legata al dipartimento delle relazioni esterne del Patriarcato di Mosca. La moglie Svetlana, a cui si fa riferimento nel testo è la soprano russa Svetlana Kasyan, attualmente in dolce attesa e già nota per posizioni fortemente cristiane – famoso l’album “Fratelli tutti”, un richiamo all’enciclica papale inciso per il compleanno di Francesco – ed espressamente antiabortiste. “Nel mondo di oggi, debole e fragile, ma pieno di armi che possono uccidere tutti – dice Sebastianov – non esiste un simbolo comune che ci aiuti a trovare un linguaggio condiviso, se non il Papa, autorevole simbolo accettato da tutti: cattolici, ortodossi, anche dagli atei. Per questo come capo di uno stato neutrale, al centro dell’Europa, al centro della civiltà occidentale, a Roma, il Papa secondo me è la figura centrale giusta nelle relazioni internazionali, per portare la pace e mettere tutti al tavolo mentre tutti litigano e si fanno la guerra”.
Capo vecchi credenti russi:Papa mi ha scritto, vuole venire a Mosca
"Addirittura ha fatto capire questo all'ambasciatore russo"