Ucraina Roma, 22 mar. (askanews) – Le cripto attività “sono la categoria che mi preoccupa di più” riguardo ai tentativi di aggirare le sanzioni contro la Russia. A puntare il dito contro il settore è, ancora una volta, la presidente della Bce, Christine Lagarde, che interpellata sull’argomento, durante il convegno annuale sull’innovazione della Banca dei regolamenti internazionali, ha ribadito che le criptoattività “non sono monete e non sono mezzi di pagamento, ma, mentre parliamo, vengono certamente usate come un mezzo per aggirare le sanzioni contro la Russia, decise da vari Paesi nel mondo”. In particolare anche le sanzioni “verso specifici player, che siano imprese o individui, che stanno ovviamente cercando di convertire i loro rubli in criptoasset”, ha detto ancora Lagarde che già in passato, a più riprese, aveva espresso critiche verso questi prodotti, sulla loro volatilità o sul loro uso per transazioni illecite. “Qui in Europa – ha poi puntualizzato – abbiamo intrapreso passi per segnalare chiaramente a tutti coloro che offrono servizi o transazioni legate ai criptoasset che saranno ritenuti complici nel cercare di aggirare le sanzioni che sarebbero altrimenti applicabili alle persone coinvolte”. Quindi – ha voluto sintetizzare – sono una minaccia? Sì. Mi riferisco ai criptoasset. Sono stati una minaccia in passato? Sì, perché se guardi a tante transazioni di dubbia natura, alle attività di pagamento legate a gruppi criminali, molto spesso trovi criptoasset. Non farò nomi specifici ma li conosciamo tutti. E quando vedi il forte afflusso di rubli sui criptoasset è ai massimi che abbiano visto credo dal maggio del 2021, sta chiaramente salendo”. Voz/Int2
Lagarde: gli oligarchi russi usano criptoasset per evitare sanzioni
"Abbiamo avvisato gli operatori che saranno ritenuti complici"