Italia-Francia Roma, 25 nov. (askanews) – In vista del Trattato del Quirinale, l’accordo Italia-Francia che sarà firmato domani dal presidente francese Macron e dal primo ministro italiano Draghi, il sottosegretario agli Affari Europei Vincenzo Amendola, in un’intervista al Messaggero, spiega l’obbiettivo dell’accordo: creare un “asse stretto con Parigi per rafforzare l’Europa”. E precisa: non è affatto vero che Italia e Francia rafforzino la loro intesa a spese di un terzo, ovvero la Germania: “con Francia e Germania noi costituiamo uno dei capisladi dell’edificio europeo”. Amendola ricorda che il “trattato nasce su proposta della presidenza francese nel 2017”. Da quel momento, osserva, tra di due paesi “ci sono stati alti e bassi… Che per fortuna sono stati superati”. Obiettivo dell’accordo “creare una cooperazione raffozata su molti temi…. Si va dall’innovazione allo sviluppo sostenibile, alla cultura e alla sicurezza”. Amendola mette anche in guardia da ogni dietrologia: Nel trattato, spiega, “Non ci sono articoli segreti ma si attua un meccanismo di consultazione permanente che prevederà dei vertici annuali dei due governi, delle consultazioni strategiche, permanenti e paritarie tra i ministri degli esteri, su tutti i temi”. Inoltre, precisa Amendola, non è “assolutamente vero” che il rafforzamento dell’intesa italo-francese sia a danno della Germania. Oltre al “Portato storico” il rapporto tra Italia, Francia e Germania è uno dei “capisaldi dell’edificio europeo”, e d’altronde anche a livello economico i legami tra Germania e Italia sono decisivi: “la Germania ha più scambi commerciali con il veneto e la Lombardia che con la Corea o il Canada”. vgp vgp
Amendola, trattato Quirinale, asse con Parigi per rafforzare Europa
Non è un accordo a spese della Germania